Trenitalia fa shopping a Londra
Acquisita per 80 milioni Nxet: collega la capitale britannica alla costa orientale
Semaforo verde per l’ingresso di Trenitalia nel mercato ferroviario della Gran Bretagna. Nell’attesa della gara per la linea Londra-Edimburgo (per la quale presenterà una manifestazione d’interesse entro aprile), Trenitalia Uk è sbarcata nel servizio pendolari, in quella che un tempo era conosciuta come la misery line (linea infelice) e che adesso è tra le tratte best performer. La controllata londinese, assistita dallo studio BonelliErede, ha infatti raggiunto un accordo con National express group che prevede l’acquisizione da parte di Trenitalia, per circa 70 milioni di sterline (80 milioni di euro), della totalità delle azioni della società Nxet (National express Essex thameside), gestore del franchise C2C (City to Coast) per i collegamenti tra la città di Londra e Shoesburyness, sulla costa orientale nella regione del South Essex. La formalizzazione dell’acquisizione avverrà a conclusione del previsto iter autorizzativo, già avviato dal ministero dei Trasporti britannico (Department for transport, Dft) che nel 2014 aveva assegnato, con gara pubblica, il contratto di servizio a Nxet (scadenza nel 2029).
L’acquisizione di Nxet — fatturato Tar del Lazio nella motivazione delle sentenze con le quali nel novembre scorso sono stati respinti i ricorsi di Diego Della Valle, di Pirelli e di International Media Holding (Imh), il veicolo creato da Andrea Bonomi con i soci storici del gruppo del «Corriere della Sera», proposti per contestare il comunicato con il quale il 22 luglio la Commissione che vigila sulle società e la Borsa ha ritenuto di non sospendere l’offerta di scambio lanciata da Cairo l’8 aprile. Una scelta, scrive il Tar, «conforme ai principi che governano l’istruttoria e la motivazione nel procedimento amministrativo».
Dopo la pubblicazione dei dispositivi si attendevano le motivazioni delle tre diverse sentenze. Nel lungo provvedimento i giudici hanno risposto su ogni punto dei profili di censura proposti, con motivazioni tecniche.
«Dall’esame degli atti — si legge nelle sentenze — il Collegio ricava che la Consob non ha operato in maniera contraddittoria nel provvedere in senso negativo, nel contempo riservandosi ulteriori indagini a fini sanzionatori; e ancor prima, che essa ha posto in essere un’attività istruttoria la quale, alla stregua dei dati versati in giudizio, risulta essere adeguata e nel contempo proporzionata ai tempi e all’oggetto della decisione. Anche il profilo motivazionale — connesso a quello La stazione di Fenchurc street della linea LondraShoesburyness di 64 chilometri gestita da Nxet acquisita da Trenitalia istruttorio — risulta essere in tal modo soddisfatto».
Riferendosi a uno degli altri punti contestati — quello che prospettava la sussistenza di azioni manipolative sui titoli Rcs e Cairo, volte a favorire l’offerta dell’imprenditore — il Tar ha ritenuto che «l’assunzione di un provvedimento cautelare debba fondarsi su assunzioni certe e non su mere estrapolazioni presuntive elaborate a partire da dati (più o meno) aggregati» e il quadro che è venuto fuori «consente di escludere la sussistenza di univoci indizi di manipolazione allo stato degli atti (e tanto più alla data dell’adozione degli atti impugnati in questa sede)». Dall’agosto scorso, Cairo controlla con il 60% circa delle azioni il gruppo Rcs del quale è presidente e amministratore delegato. quella per la East Midlands, per la quale verrà presentata una manifestazione d’interesse entro gennaio.
«Siamo particolarmente soddisfatti — sottolinea in una nota Barbara Morgante, amministratore delegato di Trenitalia — di avere l’opportunità di misurarci nel Regno Unito partendo proprio dal franchise C2C che, grazie alle ottime performance degli ultimi anni, è l’ideale trampolino di lancio verso il mercato ferroviario inglese».
«National Express — le ha fatto eco Dean Finch, ceo del gruppo britannico — è assolutamente orgogliosa della sua azione di trasformazione che ha portato C2C ad essere un best performer tra i franchise britannici, dopo essere stata per anni conosciuta come la misery line. Siamo stati i pionieri nell’introduzione di servizi, come la compensazione automatica per i ritardi per i clienti possessori di smart card e gli abbonamenti flessibili. Per tutti questi motivi la decisione di uscire da C2C non è stata facile, ma siamo stati favorevolmente colpiti dall’impegno e dall’interesse mostrato da Trenitalia».
@MicBorrillo Banca Generali ha chiuso il 2016 con una crescita del 22% della raccolta netta a 5,68 miliardi di euro, nuovo massimo nella storia della banca. Record anche a dicembre con 770 milioni di nuovi flussi. «Abbiamo chiuso in crescendo un anno straordinario sia per quantità sia per qualità nel mix di raccolta» ha commentato il direttore generale Gian Maria Mossa. In forte espansione la raccolta gestita che, con 545 milioni a dicembre si è avvicinata ai 4 miliardi nei 12 mesi con le gestioni di portafoglio che sono balzate a 1,02 miliardi. Nella vendita di figurine la società Panini non ha violato le regole di concorrenza né è mai andata contro il funzionamento del mercato unico. Lo ha stabilito il Tribunale dell’Ue, pronunciandosi su un caso che vedeva la nota casa produttrice di figurine accusata di distorsione del mercato e abuso di posizione dominante. Topps Europe aveva denunciato la concorrente Panini con l’accusa di aver impedito ai concorrenti l’accesso ai mercati degli adesivi e delle figurine da collezione relativi a grandi eventi calcistici.