Corriere della Sera

Dybala super la Juve rischia ma sorride

L’Atalanta sotto di due gol sfiora la rimonta finale

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

Un nuovo potenziale fenomeno che si intravvede soltanto, una vecchia coppia che si ritrova a meraviglia, uno stadio pieno e vincente, esattament­e come in campionato, solo con qualche sofferenza in più. La Coppa Italia della Juve si scalda in fretta e diventa bollente nel finale: sulla strada del record di tre vittorie consecutiv­e del trofeo a cui puntano i bianconeri, l’Atalanta prende coraggio troppo tardi per fare anche il 3-3 e saluta la compagnia con qualche rimpianto. Del resto, almeno per un’ora, l’applicazio­ne e l’intensità dei bianconeri non sono così diverse da quelle della sfida del 3 dicembre che finì 3-1. Dybala e Mandzukic si ricordano di essere stati una coppia da 36 gol e si scambiano gioie e favori: una sponda del croato libera l’argentino al tiro, per il sinistro dell’1-0; un’imbeccata perfetta della Joya mette Marione davanti alla porta, per un diagonale a mezza altezza che fa fuori Berisha sul 2-0. Tutto molto bello: come il gol del 2-1 di Konko che può riaprire la partita ma non lo fa davvero, perché tre minuti dopo arriva il fallo da rigore di D’Alessandro su Lichtstein­er. Il 3-2 di Latte Lath serve solo a tenere la Juve sul pezzo fino all’ultimo.

Allegri ai quarti aspetta la vincente di Milan-Torino e si gode questo bel rebus in attacco: Dybala si trova molto meglio e ed è più pericoloso quando gioca con Mandzukic, rispetto a Higuain. Ma a sua volta il Pipita rende di più quando gioca col connaziona­le. La soluzione sta nella crescita della condizione di Dybala, ieri alla seconda partita da titolare a 81 giorni dall’infortunio. Se l’argentino sbarbato non è ancora al top e nonostante questo gioca già così, allora per Allegri sarà tutto più semplice.

Il fenomeno nuovo non è ovviamente Dybala (per il quale secondo la stampa spagnola il Real Madrid sarebbe già pronto a investire 105 milioni), tantomeno Tomas Rincon, ieri all’esordio da titolare. Trattasi di Marko Pjaca, al rientro dopo 3 mesi per un’infrazione al perone comunicata dai medici della Nazionale croata e inizialmen­te sconfessat­a da quelli juventini. Per nessuno dei tanti giovani che ha lanciato, Allegri ha speso parole così buone. L’eleganza, la tecnica e la potenza di Pjaca, ora visibili anche al popolo, ne fanno davvero un acquisto nuovo di zecca. Allegri ritrova anche Bonucci dopo un mese e mezzo di assenza e riporta Marchisio per 45’ nell’antico ruolo di mezzala, a destra: nel 4-3-2-1, con Pjanic e Dybala dietro al centravant­i di turno, serve più qualità negli inseriment­i. Però poi resterebbe il problema del regista basso. Magari Rincon può essere un’alternativ­a da provare: più titubante di questo Hernanes non può essere.

 ??  ?? Garanzia Nato a Laguna Larga, Argentina, il 15 novembre del 1993, Paulo Dybala è passato dal Palermo alla Juventus dal 2015. In bianconero ha segnato 29 gol in 64 partite (LaPresse)
Garanzia Nato a Laguna Larga, Argentina, il 15 novembre del 1993, Paulo Dybala è passato dal Palermo alla Juventus dal 2015. In bianconero ha segnato 29 gol in 64 partite (LaPresse)
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