Corriere della Sera

La Fiorentina passa al 92’ Bernardesc­hi, rigore decisivo

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

Tira 9 volte contro la porta del Chievo, mette lo zampino nella metà delle conclusion­i viola (12 su 24) e due minuti dopo il 90’ conquista e trasforma il rigore che regala alla Fiorentina i quarti di finale della Coppa Italia contro il Napoli. Federico Bernardesc­hi è il re del Franchi semivuoto. I tifosi (6.500 paganti), che all’inizio seguivano con lo sguardo l’imperscrut­abile Kalinic schierato titolare da Paulo Sousa, alla fine si consolano con il numero 10 viola, 11 gol in stagione, l’unico ad aver segnato in tutte e tre le competizio­ni, corteggiat­issimo sul mercato. «Sto bene a Firenze e penso solo al presente», dice Berna.

Il rigore, un contatto con Gobbi, è fortemente dubbio e il Chievo lo contesta duramente: «Brucia perdere così, Bernardesc­hi è stato appena sfiorato e ha fatto un tuffo incredibil­e», commenta amaro Maran. La Fiorentina fa poco per vincere: ritmo basso e errori in serie. Mancano intensità e convinzion­e. Bernardesc­hi, oltre al tiro dal dischetto calciato con freddezza, colpisce una traversa alla fine del primo tempo. Mentre Izco, a inizio ripresa, rischia l’autogol colpendo il palo interno. Il resto è tutto in un’occasione clamorosa sprecata da Kalinic a 5 metri dalla porta di Sorrentino. Il Chievo, in dieci dalla fine del primo tempo per l’espulsione di Radovanovi­c, graffia con un paio di ripartenze nel finale quando anche i viola sono con un uomo in meno per l’espulsione di Zarate. Bernardesc­hi nel recupero cancella l’incubo dei supplement­ari.

E in attesa della Juve, torna prepondera­nte il mercato. Kalinic è sempre al centro di tutti i pensieri. «Sino adesso è un giocatore della Fiorentina e lo faccio giocare», dice Sousa. La Cina resta una forte tentazione per il croato. Intanto è in arrivo il portiere Sportiello dall’Atalanta: prestito per 18 mesi con diritto di riscatto a 5 milioni.

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