L’ispettore Gassmann e il commissariato dei casi umani
«Ibastardi di Pizzofalcone» è la nuova fiction di Rai1. Nel cast vanta la presenza di Alessandro Gassmann e Carolina Crescentini (lunedì e martedì, ore 21.20). L’ispettore Giuseppe Lojacono, romano d’origine e siciliano di adozione, viene trasferito a Napoli e viene chiamato dalla questura a far parte della squadra del commissario Palma, poliziotto integerrimo a cui, in attesa della agognata promozione, viene affidata una squadra di agenti scombinati, per di più macchiati di una qualche colpa e per questo ritenuti poliziotti scomodi dai dirigenti dei commissariati di appartenenza che non vedevano l’ora di liberarsene. Il loro lavoro dovrebbe essere per di più burocratico, ma ben presto, con l’arrivo di Lojacono e della pm Laura Piras, si trovano ad affrontare indagini delicate.
La miniserie è tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, che firma anche la sceneggiatura insieme a Silvia Napolitano e Francesca Panzarella; la regia è di Carlo Carlei. Da non molto, Rai Fiction ha scoperto il poliziesco, sulle tracce di «Distretto di polizia» (2000), la fortunata serie di Mediaset. In cosa diverge «I bastardi di Pizzofalcone»? Questi poliziotti bordeline non devono occuparsi soltanto di risolvere omicidi, ma devono preoccuparsi molto di più dei loro singoli problemi. Stile «Hill Street Blues». La serie ha l’indubbia capacità di tararsi sul pubblico di Rai1 offrendogli il famoso risvolto umano.
Un poliziotto è manesco che picchia la moglie; un altro, anzianotto, parla da solo con la moglie morta e ha le sue fisime investigative; un’altra ha un figlio che manifesta disabilità psichiche; un’altra ancora non riesce a rivelare alla famiglia la sua omofilia. Insomma, nel commissariato di Pizzofalcone c’è assortimento di casi umani da far invidia a un’azienda sanitaria. Non è difficile capire come andrà a finire fra l’ispettore e la magistrata. Che, per altro, recitano molto bene.