Il caso della senatrice che attacca Davide: cerchi magici e opacità Bulgarelli critica «Rousseau»: Beppe aiutaci tu
MILANO Lo avevano preannunciato già dopo l’ultima visita di Beppe Grillo a Roma, quella in cui il garante — su consiglio di Davide Casaleggio — frenò l’ira dei falchi contro Virginia Raggi. Ora, piano piano stanno passando dalle ipotesi ai fatti: le voci critiche del Movimento hanno messo l’imprenditore nel mirino. Dopo i post duri, le mezze accuse nelle dichiarazioni alla stampa, ieri a tuonare contro Casaleggio — la sui azienda è al centro del nuovo capitolo del libro-inchiesta Supernova — è stata Elisa Bulgarelli.
La senatrice in un post su Facebook ha attaccato: «Ma l’Associazione Rousseau è “la segreteria” del partito 5 stelle ovvero il centro dei cerchi e cerchietti magici del Movimento? E pensa se non stessero lavorando al Ddm (Direct democracy movement) .... Beppeeeeeeeeee aiutaci tu». Poi sui social network risponde a muso duro a chi le contesta di aver favorito con il suo intervento strumentalizzazioni sui Cinque Stelle: «Basterebbe non avere opacità e non ci sarebbe nulla da strumentalizzare». E ancora: «Il fianco ai detrattori lo presta chi fa cose che col Movimento non c’entrano nulla, non chi le evidenzia».
Le esternazioni della senatrice fanno storcere il naso ai vertici pentastellati, al punto che si vocifera sia pronta a partire una procedura di sospensione per danno di immagine. Ma in giornata il post sul blog non arriva. E Bulgarelli su Facebook serafica risponde a chi la accusa: «Il danno di immagine lo fa chi fa cosa opache, non chi le fa notare». Ma la tensione tra i parlamentari tocca un po’ tutta l’ala ortodossa. Dopo la bacchettata indiretta a Carlo Sibilia arrivata via blog, i malumori sono cresciuti. «Ci stiamo avvicinando alla resa dei conti», si mormora tra gli ortodossi. Il blog, però, potrebbe decidere di agire con maggior forza per stroncare le lamentele e — non essendoci elezioni in vista con eventuali ricadute nel calo di consensi — strategicamente il momento è propizio.
Ma i Cinque Stelle hanno nervi scoperti un po’ ovunque. In Europa si rincorrono ancora voci di nuovi strappi. «Siamo in una polveriera», ammette un pentastellato. Nel gruppo — che smentisce ipotesi di altri addii — in realtà ci sono almeno cinque malpancisti, che avrebbero lamentato
In Europa si rincorrono voci di nuovi strappi: sarebbero cinque i malpancisti A Palermo si ritirano dalle Comunarie tre candidati su 5 arrivati al secondo turno
malessere verso la comunicazione e David Borrelli. A complicare le cose si aggiunge un problema «amministrativo», con il sacrificio di alcune figure chiave, come i policy advisor dopo la tempesta con Ukip. I risvolti delle vicende europee, intanto, stanno suscitando insoddisfazione anche nei territori. I militanti premono per spiegazioni e confronti.
E le faide territoriali hanno portato ad altri clamorosi forfait a Palermo. Il secondo turno a cinque delle Comunarie per scegliere il candidato sindaco si riduce a un ballottaggio a due, con tre defezioni nelle ultime ore. La lista perde pezzi e si assottiglia il numero dei candidabili, sceso a quota trenta (contro i quaranta che un partito può indicare).