Cinque Stelle, l’idea di tassare i propri eletti
Calano i contributi dai militanti, la «donazione» potrebbe andare a finanziare l’associazione di Casaleggio La quota dovrebbe aggirarsi sui 2 mila euro ed essere versata annualmente da consiglieri e parlamentari
MILANO Un’ipotesi che filtra dalle maglie del Movimento e che potrebbe diventare oggetto di dibattito nei prossimi mesi. L’idea è quella di un finanziamento costante con una quota fissa annuale all’Associazione Rousseau da parte degli eletti pentastellati. Un discorso che dovrebbe riguardare consiglieri regionali, parlamentari ed eurodeputati. Le indiscrezioni ventilano la possibilità di versare il 10% di una mensilità lorda su base annua per chi riceve in busta paga cifre importanti. Una soluzione per non creare discrepanze tra le diverse aree e i diversi eletti. La cifra si dovrebbe aggirare intorno ai 1500-2000 euro.
La «tassa-donazione» eventuale nasce dalla volontà di rendere solida la struttura che sostiene il cuore pulsante del Movimento e, al tempo stesso, di non premere troppo sulle casse dei militanti. I Cinque Stelle, si sa, hanno rifiutato o restituito diversi fondi statali e di questa battaglia ne fanno un vanto. Tuttavia solo nel 2016 gli attivisti sono stati chiamati in causa per tre raccolte fondi diverse: Amministrative, la kermesse Italia 5 Stelle e, appunto, il sostegno a Rousseau. Il Movimento ha raccolto una cifra, in totale, superiore al milione di euro. Il 2017 quasi sicuramente vedrà una nuova edizione della festa Cinque Stelle e un fundraising dedicato alle Comunali e/o a eventuali Politiche e c’è chi vorrebbe evitare ai militanti di essere chiamati in causa in modo costante.
Fonti attendibili vicine all’Associazione Rousseau sostengono che però alla fine prevarrà il modello adottato già quest’anno: a maggio 2017 verranno rendicontate le spese sostenute in dodici mesi e si lancerà una nuova campagna per raccogliere denaro. Il tetto di spesa per l’Associazione Rousseau — i tre soci Davide Casaleggio, David Borrelli e Massimo Bugani agiscono a titolo gratuito — è di circa 250 mila euro annui e nel 2016 ne sono stati raccolti 375 mila. Il dado, però, è stato tratto. «Vediamo, c’è ancora tempo per capire come muoverci — dice un parlamentare —: sono questioni delicate e in questo momento le priorità da discutere sono altre».
Altrettanto indiscutibile, però, è il fatto che negli ultimi mesi le donazioni all’associazione siano andate un po’ a rilento: se nei primi due mesi i Cinque Stelle avevano raccolto 278 mila euro — il dato è del 20 giugno — nei successivi sei/sette il volume si è dimezzato: ieri il totale generale segnava quota 401 mila euro. Si tratta, in sostanza di 123 mila euro in più di metà anno: una cifra non sufficiente a raggiungere il tetto indicato. Un punto che suscita interrogativi anche nel Movimento.
Anche quest’anno sarà fatto «fundraising» per la kermesse nazionale e le eventuali elezioni