La volontà mi ha fatto fuggire e rinascere
Quanto tempo è passato da quando scrutavo ogni tuo movimento per capire e anticipare la tua volontà! Mi bastava vedere i tuoi occhi per capire che ti avevo irritato e una vertigine di paura e nausea mi aggrediva fino a casa. Dove avrei capito i miei sbagli, con le tue correzioni furiose e dolorose che ti lasciavano svuotato a guardarmi mentre cercavo di riaggiustare con cerotti e trucco le mie ferite. Quelle dell’anima non si sono mai rimarginate. Ingoiavo le lacrime, non mi confidavo con nessuno. Chi avrebbe potuto credere al «mostro domestico», celato nel professionista di successo e tanto garbato? Come ho creduto ai tuoi pentimenti quando tornavi l’uomo che mi aveva incantata? Dopo l’ultima volta, l’ultimo barlume di volontà mi ha fatto fuggire. Ci sono voluti anni per ricominciare a credere alla mia intelligenza e alla mia capacità di cavarmela da sola. Ma ci sono riuscita e non permetto più a nessuno di farmi sentire sbagliata. Un uomo gentile ha infranto la barriera di diffidenza tra me e gli uomini. A primavera nascerà una bambina: lei non avrà paura di nessuno. Perché saprà distinguere la belva silente che si nasconde sotto le apparenze più insospettabili. Le spiegherò tutto io, quando saprà anche perché mi mancano due dita della mano destra che ho usato per difendermi dal tuo coltello, l’ultima sera.
Un’altra donna libera di vivere e amare, Sofia Ogni venerdì pubblichiamo in questa pagina una lettera o una storia d’amore. Ma questa volta è una storia d’amore tradito e di riscatto