L’ORATA AL CARTOCCIO INSAPORITA CON ERBE E LIMONE
N on so voi ma io, quando devo cucinare il pesce, vado sempre un po’ in ansia. Spesso, infatti, non sappiamo azzeccare i tempi e le cotture. Esiste, però, un metodo facile e abbastanza veloce per cucinare il pesce: il cartoccio, che consente tra l’altro di conservare tutte le proprietà nutritive della materia prima, esaltando tutti i profumi di erbe e spezie utilizzate come accompagnamento. Ecco, dunque, l’orata al cartoccio con limone, salvia e rosmarino. Ingredienti:
Un’orata da un chilo già eviscerata, due spicchi d’aglio, un limone, qualche rametto di salvia e di rosmarino, olio extravergine d’oliva, vino bianco, sale e pepe. Preparazione:
Se non l’avete ancora fatto, dopo aver eviscerato il pesce, sciacquate l’orata sotto acqua corrente, poi asciugatela. Tagliate con le forbici le pinne su entrambi i lati. Con la lama di un coltello, squamate accuratamente il pesce dalla coda verso la testa. Passate di nuovo l’orata sotto l’acqua corrente, lavandola con cura anche all’esterno. Lavate il limone e tagliatelo a fettine, poi fate gli spicchi. In una ciotolina, create un’emulsione di limone e vino bianco. Se volete un sapore meno acidulo, potete utilizzare il lime, un po’ più dolce, al posto del limone.
Pulite uno o due spicchi d’aglio e componete il cartoccio. Salate e pepate il ventre dell’orata, aggiungete gli spicchi d’aglio, un paio di fettine di limone da spremere con le dita e qualche rametto di rosmarino e di foglioline di salvia. Bagnate con qualche goccia di emulsione l’interno, facendola scivolare lentamente.
Ora trasferite tutto in una pirofila da forno. Salate di nuovo, pepate, versate sopra il resto dell’emulsione di vino e limone e unite ancora qualche foglia di salvia e rosmarino. Alla fine aggiungete un ultimo spicchio d’aglio schiacciato. Chiudete il cartoccio arrotolando la carta stagnola a caramella. Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 25 minuti circa.
Servite l’orata ben calda. Una variante: potete utilizzare, se vi piacciono e volete cambiare un po’, anche un po’ di coriandolo e di menta.