Corriere della Sera

L’ascia e l’odissea di Santo, boscaiolo d’inizio secolo

- Di Ida Bozzi

Imestieri del legno si tramandano nella sua famiglia da generazion­i, ed egli stesso è anche un apprezzato scultore ligneo: lo scrittore Mauro Corona unisce nel romanzo Il canto delle manére le anime diverse della sua narrativa, la montagna, il legno, la natura incontamin­ata e gli istinti spesso brutali degli uomini.

È il terzo volume in edicola per la nuova iniziativa editoriale «Storie di uomini e di montagne», collana di 21 titoli di Corona in vendita con il «Corriere della Sera» e con «Oggi» (ciascun volume al prezzo di

7,90, più il costo di copertina del quotidiano o del settimanal­e). Ma che cosa sono le manére del titolo? La manéra è la scure, l’ascia dei taglialegn­a friulani: proprio tra i boscaioli, all’inizio del Novecento, cresce il protagonis­ta, Santo Corona (i personaggi dello scrittore hanno spesso il cognome «Corona», anche se di nome si chiamano Severino, Santo oppure Neve). Santo è un orfano che viene cresciuto da un boscaiolo e da lui impara i segreti di quest’arte antica.

Tra i taglialegn­a il ragazzo comincia a distinguer­si con varie prodezze e anche con qualche spacconeri­a, ma la sua abilità nell’armeggiare la manéra è destinata a costargli assai cara. Per una faida scoppiata tra i boscaioli e complicata da una passione amorosa, proprio Santo si macchia di omicidio. Comincia allora una fuga che lo porterà attraverso i boschi delle Alpi austriache prima, nei territori svizzeri e francesi poi.

Per lo scrittore è l’occasione di raccontare le avventure di squadre e comunità di boscaioli a cavallo delle vette alpine all’inizio del secolo, ma anche di far entrare nella narrazione gli elementi (più che fantastici, lunari) che danno spesso alle sue storie i contorni della favola. Infatti, non sarà uno dei nemici a colpire Santo, che si azzarda ormai ricco a interrompe­re il lungo esilio e a ritornare nel paese friulano di Erto, bensì una figura quasi mitica che si staglia altissima nei boschi: un albero antico e da tutti considerat­o invincibil­e.

Il prossimo volume della collana sarà Il volo della martora, in edicola da giovedì 19 gennaio: è la raccolta di racconti con cui lo scrittore esordì nel 1997. Ventisei storie, spesso autobiogra­fiche, che raccontano la vita dura e dignitosa delle genti di montagna.

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