«Da Carretta al caso Ferrara, il nodo dell’eredità»
Il giurista Bonilini: esiste l’indegnità a succedere, ma va dimostrata in sede civile
perché sono loro i nuovi consumatori.
Al centro di questo mondo c’è una cultura del narcisismo, per usare l’espressione resa celebre da Christopher Lasch. Lo spirito del tempo ripete come un mantra slogan da tv del pomeriggio: «sii te stesso», «realizza tutti i tuoi sogni», «non farti condizionare da niente e nessuno», «puoi avere tutto, se solo lo vuoi». Più di un’educazione sentimentale è un’educazione al sentimentalismo. Al culto del sé, del successo facile, e del corpo come via al suc- Le vittime In alto Salvatore Vincelli, 59 anni, qui sopra la moglie Nunzia, 45 anni ereditario.
Quando scatta l’indegnità?
«L’omicidio doloso, o anche il tentato omicidio, della persona della cui successione si tratta, è il caso più grave. Può essere fatta valere da chi sarebbe il legittimo erede, escludendo l’assassino».
Quindi non è automatica?
«Per alcuni ci sarebbe automatismo, ma secondo un’altra tesi, maggiormente accolta, trattandosi di una sanzione deve essere fatta valere in giudizio civile dopo una verifica».
Che cosa deve appurare il giudice?
«Innanzitutto che, se è stato commesso un omicidio, sia stato volontario, e non per esempio colposo o preterintenzionale. O ancora che l’omicida non fosse incapace di intendere e di volere».
Come fu per Ferdinando Carretta, che uccise la madre, il padre e il fratello, poi fu assolto per infermità ed ereditò la casa della strage. Ciò vuol dire che occorre comunque attendere l’esito del procedimento penale?
«Certo, fino a che la sentenza non sia passata in giudicato. Anche se è ipotizzabile che, nell’attesa, il giudice possa adottare dei provvedimenti atti a salvaguardare il patrimonio ereditario».
Anche se l’assassino confessa, nessuna accelerazione?
Di fronte a una sentenza che ne stabilisca l’indegnità, l’assassino ha la possibilità di chiedere appello?
«Sì, è un normale procedimento che prevede tre gradi di giudizio».
L’omicidio non è l’unica ipotesi che può portare a dichiarare l’indegnità?