L’italiano tra Donald e Marine «Il trumpismo? È nato da noi»
Guido Lombardi, il vicino-messaggero tra i populisti d’Europa
Lacrime Barack Obama, 55 anni, mette la Medal of Freedom al collo del suo vice Joe Biden, 74, visibilmente commosso, durante una cerimonia a sorpresa alla Casa Bianca provare ad avvicinarlo.
Marine Le Pen non ci è riuscita. Come mai?
c’erano altre motivazioni: simpatie personali, diciamo».
Torniamo a Le Pen.
«Conosco Marine da venti anni, ho sempre detestato suo padre, mentre considero lei una grande leader. Mi ha chiamato una settimana fa e mi ha detto: “La campagna inizia il 1° febbraio, che dici se vengo ora?”. Ho organizzato un cocktail party a casa per farle incontrare un po’ di amici in vista della campagna francese».
Chi era presente?
«Non posso fare nomi: c’erano israeliani, un paio di rappresentanti delle Nazioni Unite, gente di Wall Street, alcuni russi e sostenitori di quella che io chiamo la «Trump francese». Il programma, il suo modo di fare, l’antipatia dei media nei suoi confronti: tutto lo ricorda».
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«Politico» ha scritto che lei è l’ambasciatore di Trump presso i populisti europei.
se fa qualcosa di compromettente che riguarda l’azienda? Per me è lo stesso. Visto che c’è un rapporto di amicizia cerco di essere corretto».
Può dirci in che consiste la sua attività per Trump?
«Sono sempre stato preoccupato per la situazione in Europa: siamo sotto assedio. Sono un fanatico della cultura giudaico-cristiana e ci tengo che questi pilastri non vengano mandati all’aria. Ricordiamoci che il movimento di Trump, di cui io faccio parte, inizia molto prima di Trump».
Quando?
«Lo spirito del trumpismo è cominciato in Italia all’inizio degli anni Novanta con Umberto Bossi e la sua lotta contro l’establishment».
Adesso ci sono i «Cinque Stelle» che dicono di essere contro l’establishment. Media anche per loro?