Subito in vendita, ma solo su misura
È la via italiana alla rivoluzione del «see now, buy now»: 18 look per l’inverno 2017/2018, che hanno sfilato ieri sera, verranno realizzati in atelier e consegnati in 6 settimane. Sartori: così si salvano la creatività e il sogno
tempi e distanze —, tutti divisi sulla nuova strada da imboccare. Ermenegildo Zegna, ieri sera, si è candidato a capofila di una possibile «soluzione italiana»: diciotto fra i look della collezione per il prossimo autunno/inverno mostrati in sfilata saranno disponibili subito, ma solo realizzati su misura, in nove boutique del marchio — quelle nelle capitali, da Milano a Parigi, da New York a Tokio. «I tessuti sono pronti, le nostre équipe di sarti pure: l’impegno è consegnare abiti e accessori entro sei settimane dalla richiesta del cliente», dice Sartori.
Lo stilista, e Gildo Zegna con lui — «la relazione fra Ceo e stile è completamente cambiata, i legami sono strettissimi, un’idea può essere tradotta in cento modi diversi e se tutte le parti dell’azienda non lavorano in sincronia, dai vertici al visual, non si va più da nessuna parte», spiega il designer — è convinto che questa strada possa portarli lontano. A renderla possibile c’è la forza dell’atelier Zegna, dove già viene confezionato il su misura più «tradizionale».
Ieri sera hanno sfilato abiti di feltro di Casentino in cashmere e alpaca (l’impatto visivo è quello di un tessuto corposo, ma il peso è ultraleggero), abiti di jersey di cashmere tagliato a vivo o in denim reinterpretato di nuovo con il cashmere. Tessuti di ricerca e costruzioni nuova, come l’ibrido fra bomber e blazer sportivo o l’abito classico nero però imbottito di piuma. Le nuove abbottonature regolabili consentono ad uno stesso capo di avere vestibilità diverse. I dettagli dello sport — che animano la collezione Z Zegna, presentata a Firenze — tornano anche nella couture, perché «l’idea stilistica è la stessa, poi declinata in base all’utilizzo del capo: dove una linea finisce, inizia l’altra», racconta Sartori, in una sorta di continuum estetico che meglio identifica e dà profondità al brand. E poi i nuovi disegni dei tessuti delle giacche, più moderni e grintosi, che portano fuori dal recinto dei soliti spigati; le camicie e le cravatte che spariscono sostituite da maglie o dolcevita accostate al corpo, ma dal collo voluminoso.
«È la conversazione fra uomini di generazioni, provenienze, professioni diverse a interessarmi», riprende lo stilista. La campagna di Ermenegildo Zegna, che verrà lanciata il prossimo mese, punta proprio su questo: mette uno di fronte all’altro uomini diversi e li fa dialogare (il fascinoso Robert De Niro lo farà con il giovane McCaul Lombardi, con il quale condivide le origini italiane») .