Peeling e laser: le cose da fare adesso
Ultima chiamata per i trattamenti estetici favoriti dal freddo. Dopo, è troppo tardi
Ultima chiamata per blefaroplastica, liposcultura e trattamenti medico-estetici come peeling chimici e sedute con laser. Sono da programmare in questo periodo dell’anno, prima che la luce solare diventi intensa e le temperature elevate. «È vero — spiega Fiorella Donati chirurgo plastico a Milano e Londra — che sono interventi di piacere e si dovrebbero fare quando il paziente è in completo relax per affrontare il post operatorio senza stress. Per questo, il più delle volte, si pensa di fissarli durante il periodo delle vacanze estive quando ci si può “isolare” senza dover mostrarsi in pubblico con rossori, ematomi. E dover dare spiegazioni.
Ma non è il periodo migliore. Bisogna tenere in considerazione la fase successiva all’intervento. Ad esempio: dopo una liposcultura è indispensabile portare una guaina pesante, quasi sempre total body, per almeno tre settimane, e a trenta e passa gradi diventa pesante. Non solo: niente esposizione al sole per evitare la comparsa di macchie, e neppure bagni in mare o piscina. Inoltre, con le alte temperature e il caldo umido la pelle non cicatrizza bene».
Non c’è molto tempo (solo fino a primavera) anche per i semplici trattamenti medicoestetici. «Laser, luce pulsata, peeling chimici: nelle zone fotoesposte, quindi non solo il viso, è preferibile intervenire nei mesi invernali perché guariscono meglio, si riducono il rischio di iperpigmentazioni e le complicanze post trattamento», dice Magda Belmontesi, dermatologo a Milano e Vigevano, docente al Master di medicina estetica all’università di Pavia. Per chi ha problematiche come macchie cutanee, acne, capillari questo è il momento ideale: c’è ancora poca luce e le temperature sono basse. «Contro le macchie lentigo-solari su mani, viso e décolleté — aggiunge Belmontesi — di solito si utilizza la luce pulsata medicale, servono un paio di sedute a distanza di tre settimane una dall’altra. Mentre i piccoli angiomi rubino, quei segni rossi che possono comparire sul viso e in diverse parti del corpo, si risolvono con una seduta di laser vascolare. La luce pulsata aiuta ad eliminare i capillari di viso e collo, così come la couperose. Adesso è favorita dal clima: si viene a creare una vasocostrizione e bastano un paio
di sedute per ottenere un buon risultato. Diventa più complicato trattare i capillari delle gambe, siamo in presenza di un circolo venoso più grande e, dopo il laser vascolare (da tre a cinque sei sedute), si deve indossare una calza elastica e non prendere il sole». I danni da fotoinvecchiamento molto severo richiedono valutazioni singole, peeling chimici o laser frazionato non ablativo (rimuove tutta la parte superficiale della pelle) necessitano di convalescenza di almeno otto-dieci giorni.
«Suggerisco, prima di intervenire, soluzioni alternative — aggiunge Donati —. Dieta, sport, iniezioni di acido ialuronico e tossina botulinica, si possono fare tutto l’anno, con risultati ottimi. Poi, se non si è soddisfatti, valutare tutte le soluzioni più impegnative».