Cappotto, tre pezzi e cravatta Il momento degli uomini eleganti
Super materiali e ispirazione al mondo militare. La chiave è «informal wear»
Cari uomini, torna il completo, quello degli elegantoni del passato. Per la prima volta Dondup introduce il formal wear, il vestito in lana tech, beige, monopetto, due bottoni, dalla vestibilità morbida, perché gli abiti stretti sul corpo dei segaligni sono out. E riecco anche il cappotto, che sui modelli appena ventenni fa un effetto un po’ alieno, e per questo a loro piace molto.
Il nuovo «informal wear» nel senso di formale rivisitato, contempla anche il chiodo in cangiante velluto verde. Le presentazioni sono distribuite in giro per la città. Kiton, nel bel palazzo di via Pontaccio, stuzzica gli elegantoni d’oggi con una assoluta novità: la giacca da smoking in vicuna — la fibra più rara al mondo — colorata: marrone, verde bosco, bordeaux e blu denim. Costo 25 mila euro. E c’è anche lo smoking nero, raro, che ne costa 35 mila. «L’abito è tornato alla grande, soprattutto il tre pezzi, con il panciotto. E anche la cravatta rivive un certo revival», conferma l’amministratore delegato Antonio De Matteis. Sull’onda del ritorno dello stile fine Anni 50, torna anche il pullover.
Luca Larenza lo propone bordeaux a trecce in lana merino, come quello del nonno, o color block a righe tipo David Bowie nei toni di azzurro lago, celeste pastello, senape. È ispirato agli anni della contestazione universitaria, dalla Sorbonne di Parigi all’imperial College di Londra, l’eskimo di Fay, pieno di tasconi, ma addomesticato da un raffinato tartan e interno imbottito staccabile.
Un tocco vintage corre un po’ in tutta la moda, perché nei momenti complicati c’è bisogno di rassicurazioni. A proiettarla nel futuro è l’incredibile innovazione tecnologica sui tessuti e sui pellami. C.P. Company ripropone la giacca Mille Miglia del 1975 con l’originale tessuto 50 fili (50% nylon e 50% cotone) e cappuccio mutuato dal mondo militare (altra forte tendenza), cangiante grazie a una doppia tintura. Anche le scarpe formali diventano più «swinging London». Da Church’s le stringate hanno una suola con chiodature motivo golf, invecchiate ad arte: cognac, burgundi, ebano e nero.
Da Jimmy Choo, la designer Sandra Choi rompe gli schemi con tocco punk. Stringate e polacchini sono borchiate con le stelle d’acciaio. E poi il mocassino, in tutte le varianti anche in tessuto «porno-camouflage». Il tocco sartoriale ai piedi è l’inserimento della techno lana: da Castori il polacchino è in nappa e lana cotta. Da Guardiani la sneaker formale è in feltro, verde o bordeaux, il colore più nuovo del prossimo autunno inverno.