I 65 mila clic sul sito del padre che scrive lettere al figlio morto
Un’onda di affetto, amore, condivisione ha travolto Papo. Andrea Pilotta aveva deciso di raccontare al Corriere la sua storia: 41 anni, sposato da 18 con Nicoletta, allegro papà di Jacopo detto Papo e Carlotta detta Totta. Jacopo «è volato dall’altra parte dell’infinito» il 24 agosto scorso: da bambino gli era stata diagnosticata una cardiopatia che non gli aveva impedito di crescere bellissimo e felice come tutti i bimbi della sua età. Fino a quell’arresto cardiaco, un mattino, in campeggio, davanti al papà. Da allora Andrea ha cercato di trasformare il suo dolore scrivendo ogni notte una lettera al figlio, «per tenerlo vivo accanto a me e a noi che lo amiamo tanto». Centoventidue scritti che traboccano di amore e di rabbia, di ricordi e allegria, di fiabe e vita vera. La lettera di sabato, in realtà, è arrivata con un giorno di ritardo: per tutto il weekend Andrea ha risposto a centinaia di mail e messaggi di persone che hanno letto questo racconto e hanno voluto capire meglio e di più. In alcuni casi l’affetto e la commozione si capiscono anche dai numeri: gli iscritti alla pagina Facebook di Paposuperhero sono passati nel giro di 24 ore da 1.600 a 9.700. Il sito è stato visualizzato da 65 mila persone e nel blog ci sono state praticamente di continuo una media di 300 persone incollate a ridere e piangere, guardando i video di quando Papo faceva il presentatore, leggendo le sue battute fulminanti, scorrendo le foto in cui sorride con la sorellina, con il cane, con mamma e papà. «Mi hanno travolto», dice adesso Andrea che no, non si aspettava una reazione così. «La cosa che mi ha colpito di più — racconta — sono state le mail di mamme e papà che hanno dovuto affrontare un dolore come il mio. Alcuni volevano darmi conforto, altri lo chiedevano a me, altri ancora volevano solo complimentarsi perché, a loro giudizio, ho trovato una via per cercare di trasformare la morte in vita». Alcuni amici di Andrea Pilotta lo stanno aiutando a gestire il sito, che l’altro giorno si è a tratti bloccato per i troppi accessi: intanto ha postato un video per ringraziare chi si è interessato alla sua storia. Ed è arrivata anche una società editrice pronta a raccogliere e pubblicare tutte le lettere, che poi è uno dei progetti di Andrea: per far continuare a vivere il suo Papo «portando nel mondo un po’ della sua energia, della sua forza, della sua simpatia».