Corriere della Sera

ORIZZONTI Due tipi di chimere Nei miti classici e sul fondo del mare

- Jessica Chia

Immaginazi­one e realtà: dove inizia il confine della fiction e dove finisce ciò che ci tiene ancorati al mondo tangibile? Sul nuovo numero de «la Lettura», l’inserto culturale del «Corriere» in edicola fino a sabato, si affrontano questi limiti e il modo in cui influiscon­o sul mondo e sulla storia.

Partendo dal grande schermo, il 2016 è stato l’anno in cui ha vinto l’immaginazi­one: i cartoni animati hanno conquistat­o i botteghini con l’uscita di 60 film. Maurizio Porro spiega come questa invasione abbia intasato le classifich­e, attirando un pubblico di tutte le età. E anticipa anche alcuni dei cartoon più attesi del 2017, come la storia di un emoji triste.

Ben prima dei cartoni, era toccato al mito raccontare storie incredibil­i per spiegare la realtà. È il caso della misteriosa chimera, di cui Livia Capponi racconta le vicende: conosciuta fin dall’antica Grecia come un terribile mostro a tre teste, nei secoli si è incarnata nell’immagine del demonio per approdare, oggi, all’universo del fantasy. È il biologo Alessandro Minelli a riportarci in questo mondo: le chimere, per la scienza, sono pesci cugini degli squali che si aggirano nelle profondità marine. Le loro origini stanno diventano più chiare grazie a un reperto di 280 milioni di anni fa.

Ma cosa succede quando il confine tra fiction e realtà viene meno e c’è chi ha interesse a mantenerlo labile? Robert Proctor, studioso dell’ignoranza e del modo in cui viene strumental­mente alimentata, ci mette in guardia sul fenomeno della «non conoscenza» (battezzato come agnotologi­a) e delle fake news del web, in un’intervista a Giuseppe Sarcina.

Ma quando questo confine svanisce del tutto, il potere può arrivare ad approfitta­rsene, mettendo in pericolo la testimonia­nza più preziosa del nostro passato: la storia. È quello che è accaduto a Tito Livio — racconta Luciano Canfora — che, per non incorrere nell’ira di Augusto, arrivò ad autocensur­arsi. Lo storico, morto 2000 anni fa, dovette aspettare la morte del princeps per essere libero di raccontare fatti più recenti e scottanti.

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