La Lazio spegne l’Atalanta, Pairetto accende le polemiche
Prosegue la marcia di Inzaghi verso l’Europa. Espulsi i due tecnici, Gasperini: «Meritiamo più rispetto»
In rimonta, riportata in vita a fine primo tempo da un Milinkovic-Savic che fa sempre più gola alle grandi d’Europa, la Lazio supera anche il test Atalanta, continuando così a restare agganciata al treno Champions. Una vittoria per 2-1 che la squadra di Simone Inzaghi — espulso per proteste al pari del collega Gasperini dal suscettibile arbitro Pairetto — ha legittimato nella seconda parte di gara, fase di gioco in cui i bergamaschi non sono riusciti a riportare in campo le caratteristiche che in precedenza avevano permesso di costruire il gol del vantaggio di Petagna e non faticare a respingere Decisivo Immobile realizza su rigore il gol del 2-1, dopo il pari di Milinkovic-Savic (LaPresse) il tentativo di replica dei padroni di casa.
Un’Atalanta non molto precisa nel ripartire nelle prime fasi di gara, ma comunque in grado di crescere nei minuti a seguire, quando ha provato a sfruttare gli spazi che la Lazio continuava a concedere davanti a Marchetti. Il colpo di testa ravvicinato dello stellare Milinkovic-Savic, però, cambiava volto alla gara, con la Lazio pronta a riversarsi verso la porta dell’ex Berisha, colpevole a metà ripresa del fallo sul ritrovato Immobile. Rigore solare che lo stesso bomber campano trasformava per il suo 11° gol stagionale, chiudendo di fatto una gara che solo Gomez ha provato a rimettere in dubbio aggredendo sulla corsia sinistra una Lazio incapace di tamponare le sue accelerazioni.
Nel post partita hanno tenuto banco sopratutto le polemiche sulle decisioni di Pairetto Jr., che, evento rarissimo, ha deciso di allontanare dal campo entrambi gli allenatori. «L’espulsione non ci sta, era dall’inizio che mi minacciava perché mettevo il piede fuori dall’area tecnica — si è lamentato Gasperini —. E poi sono stato cacciato per par condicio: poco prima era andato fuori Inzaghi e doveva compensare... Quando c’è mancanza di rispetto è difficile. Gli arbitri dovrebbero averne di più, visto che lo chiedono».