Furia Fontana In Europa è senza rivali
Alla fine di tre giorni vissuti a pazza velocità sul ghiaccio del Palavela di Torino, Arianna Fontana prende tutta per sé l’edizione dei campionati Europei di Short Track: prima
con thriller nella classifica overall, oro e capolavoro nei 3.000 metri che le consegnano il titolo assoluto, unica finalista in tutte le gare del programma femminile (500, 1.000, 1.500, 3.000), oro il giorno prima nei 1.500, oro da protagonista nella staffetta in cui Cecilia Maffei, Lucia Pieretti e Martina Valcepina le fanno da splendide ancelle in una giornata trionfale per il pattinaggio azzurro (bronzo anche per la staffetta maschile).
Dopo due anni vissuti in chiaroscuro, la valtellinese torna per la sesta volta sul tetto d’Europa e lo fa alla sua maniera, compiendo un capolavoro nella gara dei 3.000 metri e domando solo alla fine la resistenza della russa Prosvirnova, arrivata al via dell’atto finale con 15 punti di vantaggio
nella classifica generale, complice il ruzzolone di Arianna nella gara dei 1.000 metri.
Il capolavoro decisivo è un’esibizione di abilità tattica e forza: la gara è estenuante, 27 giri di nervi a fior di pelle, 8 folli pattinatrici a volare sul ghiaccio e la vittoria che da sola non può bastare per mettere le mani sull’oro della classifica generale perché alla Prosvirnova sarebbe sufficiente un secondo posto. Ma Arianna Fontana è una furia, viaggia sempre in terza posizione da dove scruta l’orizzonte, a ogni curva sembra voler saltare sul collo dell’olandese De Vries e della russa Konstantinova che dettano il ritmo, ma solo a 3 giri del termine inventa la mossa a sensazione. Salta la De Vries e si mette in scia alla russa, poi sul rettilineo opposto all’arrivo si infila in uno spiraglio di ghiaccio che solo lei riesce a vedere e vola verso il successo.
La lotta in famiglia fra le russe le consegna la vittoria più bella: in tutto sono 35 medaglie europee, una collezione unica per un’atleta che strapazzando il ghiaccio non vuole smettere di stupire.