Corriere della Sera

Sulla Bmw Serie 5: «Mani sul volante bitte»

La berlina tedesca di ultima generazion­e è molto «assistita», ma il controllo è ancora del guidatore

- Paolo Lorenzi

dovere, sono sagomati e trattengon­o bene in curva.

Classica la strumentaz­ione. Ma in mezzo ai quadranti di tachimetro e contagiri, a partire dall’allestimen­to Acenta, c’è uno schermo TFT da 5” pollici che dà le informazio­ni sui vari sistemi di controllo dell’assetto, della stabilità, della frenata (a proposito: c’è la frenata autonoma d’emergenza di serie su tutte le versioni), mutuati dalla Qashqai.

Quanto ai motori, sono previste due versioni a benzina, con motori 3 cilindri di 998 (73

Vivace

L’assetto è più rigido. Lo sterzo e le sospension­i hanno una taratura più pronta dalle telecamere e dai sensori che fungono da bussola per il sistema di navigazion­e.

Con una buona dose di prudenza abbiamo provato a lasciarci «condurre» dall’automobile tedesca, lungo un’autostrada poco trafficata del Portogallo. Occhio vigile e mani pronte ad afferrare il volante, che tuttavia anche senza il nostro intervento ha mantenuto la traiettori­a corretta. Nel traffico, la berlina bavarese può regolare distanza di sicurezza e velocità, assecondar­e le curve, cambiare corsia sfiorando il comando degli indicatori di direzione, può frenare e ripartire quando la coda si muove. Ma tutto ciò per brevi tratti. È un limite autoimpost­o dal costruttor­e per motivi di sicurezza. Dopo qualche secondo le spie luminose richiamano l’attenzione: «Rimettere le mani sul volante, bitte». Per ora bisogna accontenta­rsi, in attesa degli sviluppi.

Ma di «diavolerie» la Serie 5 abbonda. Ne ha persino di curiose, come il comando gestuale del display a colori (da 10,25 pollici) che scorre le icone con un gesto della mano. O la ricerca del parcheggio con funzione di prenotazio­ne e pagamento incluse. Altre regolazion­i permettono di configurar­e sterzo, motori e sospension­i, quest’ultime in grado di adeguarsi al fondo stradale.

Scegliendo dal menù dei profili, l’automobili­sta può ritagliars­i il carattere dell’auto come un abito su misura: più sportivo e dinamico, più confortevo­le e attento ai consumi. L’head up display, ingrandito del 70 per cento, proietta un’ampia scelta d’informazio­ni davanti agli occhi del guidatore: oltre ai più comuni come i dati su velocità, rotta e segnali stradali, anche le stazioni radio, i titoli dei brani musicali, i numeri di telefono.

Si viaggia in poltrona, nel comfort dei nuovi interni, cullati dall’ottima insonorizz­azione dell’abitacolo, ma pigiando sul gas la berlina di Monaco sfodera un carattere molto pepato. Sulle strade intorno a Cascais, nei pressi di Lisbona, abbiamo saggiato la risposta dei sei cilindri Diesel e benzina, rispettiva­mente da 265 e 340 cv. Tenuta perfetta, comportame­nto impeccabil­e (con l’aiuto delle ruote posteriori sterzanti che facilitano le traiettori­e in curva). La maneggevol­ezza è insospetta­bile, ma il peso è stato ben distribuit­o dopo l’attenta cura dimagrante che ha levato 100 kg. Come? Impiegando acciaio ad alta resistenza, magnesio e alluminio per la carrozzeri­a.

A febbraio la nuova Bmw Serie 5 debutterà sul mercato nella versione berlina, inizialmen­te con cinque motorizzaz­ioni: alle due citate si aggiungono i 2 litri Diesel e benzina, da 190 e 252 cv, e la versione «depotenzia­ta» del 3 litri Diesel da 249 cv. La Touring arriverà in seguito. I prezzi partono da 50.800 euro.

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