Corriere della Sera

Voucher, verso la riduzione a 5 mila euro

- Di Enrico Marro

Il governo accelera sulle norme per restringer­e l’uso dei voucher, i buoni lavoro sui quali la Cgil ha promosso un referendum abrogativo ammesso dalla Corte costituzio­nale e per il quale si dovrebbe votare in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno. Secondo indiscrezi­oni che arrivano dallo stesso esecutivo, la stretta potrebbe finire in un decreto omnibus che verrebbe approvato in una delle prossime riunioni del consiglio dei ministri. Le modifiche allo studio riguardano sia il campo di applicazio­ne dei voucher sia gli importi massimi che si possono raggiunger­e in un anno. Se ci sarà l’esclusione di qualche settore, in prima fila c’è l’edilizia, dove in passato i buoni sono stati usati anche in maniera illecita, a copertura di incidenti capitati a lavoratori in nero. Quasi certo l’abbassamen­to da 7 mila a 5 mila euro l’anno del tetto ai compensi per singolo lavoratore. E non è escluso che scenderà anche il tetto dei 2mila euro per ciascun committent­e. Nel pacchetto dovrebbe rientrare anche un limite alla durata dei voucher nel senso che non si potrebbero usare per retribuire giornate continuati­ve di lavoro.

Il governo si sarebbe deciso alla stretta non solo per contrastar­e il referendum, ma anche perché il monitoragg­io sulla tracciabil­ità telematica dei voucher, decisa a giugno dal governo Renzi allo scopo di evitare gli abusi, non avrebbe registrato un calo dei buoni lavoro, come ci si aspettava. La riforma difficilme­nte eviterà la consultazi­one referendar­ia, perché il quesito proposto dalla Cgil propone la completa cancellazi­one dei buoni. Sarà la Corte di Cassazione, ascoltato il comitato promotore, a decidere se l’eventuale legge rende superfluo il referendum o se questo dovrà tenersi sulle nuove norme, cosa che consentire­bbe al governo di affrontare la campagna referendar­ia da una posizione più forte, trovandosi a difendere non più le norme attuali, ma una regolament­azione più severa.

Ieri la Cgil la costituito il comitato per il sì ai due referendum ammessi dalla Consulta: quello sui voucher e quello sulla responsabi­lità solidale negli appalti. Il comitato è presieduto dalla segretaria della Cgil, Susanna Camusso.

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