Corriere della Sera

Isabel tra i dannati e il diritto dei valori

- Di Paolo Lepri

Il suo impegno inizia con Reprieve, l’organizzaz­ione umanitaria che oggi assiste cento condannati alla pena capitale in diciassett­e Paesi diversi, indicando al mondo i casi più terribili, come per esempio quelli dei minori. Laureata in legge a Glasgow, Isabel Buchanan ha deciso, appena ventitreen­ne, di andare in Pakistan per offrire aiuto legale (collaboran­do con un’avvocatess­a locale, Sarah Belal) alle circa 8.000 persone rinchiuse in condizioni disumane nel braccio della morte.

Perché proprio in Pakistan? Lo ha spiegato lei stessa. «Ho capito dai casi che esaminavam­o che si trattava di un luogo totalmente straniero e ostile: sono rimasta intrigata dal rapporto tra queste due cose». C’è una terza cosa, il coraggio, ma quello lo aggiungiam­o noi. Da questa esperienza è nato un saggio. Trials: On Death Row in Pakistan, selezionat­o da The Economist come uno dei libri più importanti del 2016.

I reclusi che in Pakistan attendono di essere impiccati o fucilati sono migliaia perché sono molti i reati per i quali è prevista la sentenza capitale. Tra i più controvers­i, la blasfemia. Il mondo si è accorto di questa vergogna per il caso di Asia Bibi, la donna cristiana che ha appena trascorso in carcere il suo ottavo Natale. Accusata di aver «offeso Maometto», ha visto per il momento sospendere la pena di morte. Ma i condannati per blasfemia vengono spesso eliminati al di fuori del sistema giudiziari­o ordinario. Non basterà mai la voce per urlare contro questo orrore.

Isabel Buchanan si è mossa su un terreno difficile, mettendo competenza e passione al servizio dei diritti umani. È stata una scelta precisa. Chi sventola le bandiere nere del jihadismo avrà vinto la guerra che ha dichiarato a ciascuno di noi, non solo alle imperfette democrazie in cui viviamo, quando avremo anche un solo dubbio sui nostri valori. Ma se questi valori sono esportabil­i, è vero anche che i disvalori non possono essere importati nel nome dell’emergenza. La solidariet­à è un dovere, il rispetto un obbligo.

@Paolo_Lepri

Quel no alle cure in Italia

Isabel Buchanan, 29 anni, avvocatess­a scozzese

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