QUANDO SI PUÒ USCIRE CON IL MARITO DI UN’ALTRA

G.è come sempre la più perentoria tra noi amiche, sin dal liceo: «Io non esco con i mariti delle altre. Non mi sembra giusto: se fossi io la moglie, la prenderei malissimo». E al tuo lui lo permetteresti?. «No, non glielo permetterei». Questa discussione con G. l’abbiamo fatta mille volte, tutte quelle in cui qualcuna di noi ha vissuto e raccontato questo tipo di uscite. Così, nel tempo, abbiamo cercato di aiutarla a circoscrivere i casi in cui si può e quelli in cui è assolutamente vietato. «Si può - sostiene M. - se lui è tuo amico da una vita: sarebbe un delitto troncare un rapporto consolidato, no?». G. alza un sopracciglio: «Dipende: va bene se siete sempre e solo stati amici, intendo tutti e due». Ma M. non ci sta: «Io posso anche essere sicura di essere sempre stata in cuor mio un’amica, ma che ne so di lui?». «Ma come cosa ne sai? - sbotta G. - Se non ci ha mai provato, allora non gli sei mai piaciuta!». Il bello di tutte le tetragone teorie di G. è che non prevedono alcuna forma di evoluzione, basandosi invece su una tranquillizzante cristallizzazione di stati e sentimenti. É lì, sulla sua mitologica campana di vetro che vado a bussare: «Di recente - racconto sbirciandola - mi è successo di vedere un vecchio amico del liceo, uno di quelli storici su cui non avevo fatto neppure un pensierino e che non mi era mai apparso interessato a me. Be’, è invecchiato benissimo. E per la prima volta ho ricevuto da lui una serie di apprezzamenti che secondo il tuo schema potrebbero definirsi avances. Cosa prevede il tuo codice? Sbaraccare immediatamente e chiudere?». G. ha uno scatto: «Scusa, ma questo amico non sarà mica D.?». Ora, bisogna sapere che D. è il suo primo amore non corrisposto, perciò mi tocca procedere con cautela. «E se fosse?». Lei si tormenta un labbro: «Posso sapere come è finita tra voi?» chiede. «Uno a uno, palla al centro - scherzo -. Cara G., la vita non la puoi imbrigliare: crescere significa sostituire i limiti rigidi che puoi importi per non sbagliare con scelte di cui ti assumi la responsabilità. Comunque, la verità è che lui mi ha chiesto il tuo numero: che faccio, glielo do?».

Duello tra teorie. Con un dubbio? Siamo sicuri di sapere tutto?