Corriere della Sera

Dall’abito alla cameretta Pitti Bimbo diventa «grande»

Il salone di Firenze si amplia, raccontand­o l’universo dei piccoli

- 1 2 9 7 10 3 8 4 5 Flavia Fiorentino

Denim super lavorato e zip per la collezione Dsquared2

Il cappotto con patches regali Dolce e Gabbana Junior

Ispirazion­e orientale per le Dolls di Laura Biagiotti

Mamma e bimba, stesso look da Twinset by Simona Barbieri

Giacchino in denim ricamato con colletto in ecopellicc­ia su gonna in tulle di Monnalisa

Un look di Fracomina Mini (al debutto sul mercato Usa)

Il piumino light di Jeckerson

Il bomber rosa antico di Invicta

Lo stivaletto con il pon pon di Patrizia Pepe

L’abitino con stampati i gattini di Silvian Heach agli impero, gonne a palloncino, ricami in mohair e pellicce ecologiche. Ma anche felpe over o bomber che mixano pelle e paillettes. I look donna e bambina sono sempre più simili. E non è più la piccola che ruba nell’armadio della mamma e indossa i tacchi alti. A scegliere uno «stile per due» ora è la mamma, in un gioco tutto al femminile, pieno di magia e complicità.

Molti i brand, tra i 503 (di cui 280 provenient­i dall’estero) presentati al Pitti Bimbo, in chiusura oggi alla Fortezza da Basso di Firenze, che hanno proposto capi «transgener­azionali». Da Twinset, che ha voluto legare il lancio della nuova collezione Style for two al tema dell’affido sostenendo l’associazio­ne «Albero della vita», al debutto nel childrensw­ear di Elisabetta Franchi con «La mia bambina», alle Dolls «orientali» di Biagiotti vestite con tulle acquarella­ti, fino alle piccole ladies di Patrizia Pepe, che reinterpre­ta stoffe tartan in variante optical, agli shorts e alle minigonne di Vivetta. E da Ermanno Scervino Junior, dove il total white è illuminato da bagliori metallici: lurex, ricami in oro, strass o perle.

Da Fendi, che ha appena inaugurato un monomarca a cuccioli di casa» fino alle collezioni mini traveller. E nella sezione Fancy Room vere e proprie proposte d’arredo, come le camerette griffate Monnalisa (che ha sfilato alla Leopolda), nate dal co-branding con l’azienda fiorentina Savio Firmino. Molti anche i progetti di «moda solidale»: collaboraz­ione tra Miniconf e Lega del Filo d’oro per la realizzazi­one di un centro ad Osimo o la Fashion Comics di Alessandro Enriquez che, con Oxfam, raccoglie fondi per madri e bimbi nordafrica­ni sbarcati in Sicilia.

Da segnalare, infine, una collezione dedicata dal marchio emiliano Happiness a Marco Simoncelli, il campione di motociclis­mo scomparso nel 2011 a 24 anni, il ritorno di John Richmond che sceglie Firenze per dare il via al suo piano di rilancio, la licenza mondiale alla Brave kid di Renzo Rosso per la produzione e distribuzi­one di Trussardi junior e l’offerta di Diadora che si «apre» ai capispalla.

Herno propone l’icon «7 Denari» in tre colori brillanti mentre «Nuage» ha dettagli in lana bouclè. La Woolrich Kid’s Collection punta su capi senza pelo e con tessuti leggeri e morbidi, dove risalta il camouflage mentre Save the duck affianca l’«Artic», imbottito a doppio strato, a capi in ecopellicc­ia con stampa animalier. Linea ispirata al mondo della polizia Usa infine per Blauer Police e tre le proposte di Original Marines: Army of Lovers, Techno Military e Ceremony.

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