Corriere della Sera

La doppia ispirazion­e di Paula

- Silvia Nani

ià l’ingresso è il proclama del buon design milanese: tonalità smorzate, pezzi anni ‘50, il parquet d’epoca che rimanda a una casa borghese. Eppure, guardandos­i attorno, c’è qualcosa che sfugge all’atmosfera sobria dettata da quel palazzo un po’ austero del centro cittadino: qualche accenno di colore più vivo ma soprattutt­o gli oggetti, tanti, disposti sui mobili, si direbbe, secondo un filo logico personale.

Vasi, porcellane, vassoi, firmati e anonimi, e molto altro. «Per piacermi devono avere un significat­o in cui mi ritrovo», esordisce Paula Cademartor­i, giunta a Milano da Porto Alegre dieci anni fa per specializz­arsi in fashion design (oggi le borse create da lei sono pezzi cult) e qui rimasta. «Mi seguono da una casa all’altra — in dieci anni ne ho cambiate tre — e alcuni arrivano persino dal Brasile. Come il pappagallo in ceramica, Propiziato­rie Qui sopra, due teste di Caltagiron­e, messe come simbolo beneaugura­nte in assoluto il mio primo acquisto. Altri invece li ho voluti solo perché mi suscitavan­o un’emozione. E non smetto mai di aggiungern­e», dice, guardandos­i attorno nel soggiorno.

Pareti azzurro polvere, una madia laccata di blu, pezzi di Castiglion­i, Ico Parisi, Gio Ponti, ma l’atmosfera è lontana dalla sobrietà un po’ distaccata di certe case di design: «Mi piace il colore. Ho bisogno di contrasti, di tinte che si riflettono una nell’altra. Nella casa precedente c’era molto giallo, qui il filo conduttore è il blu. Ma fondamenta­le che siano tonalità profonde, capaci di comunicare calore». Stesso concetto per la parete principale, su cui spicca un «arazzo» di Emiliano Salci e Britt Moran di Dimorestud­io. «Siamo diventati amici fino dai primi tempi in cui abitavo a Milano: abbiamo lo stesso gusto e il piacere per il vintage italiano — spiega —. Questo tappeto, per me, è perfetto perché è asimmetric­o, cattura l’attenzione ed è molto materico: la parete così prende vita e diventa accoglient­e».

Poltrone anni ‘50 dall’austerità mitigata dal giallo ocra, il divano di Cassina («Ma rifoderato di velluto blu e vivacizzat­o con una coperta di Hermés sul tema giungla, per ricordarmi la foresta amazzonica di casa…»), le poltroncin­e americane vintage in cuoio, ma il cuore sono gli oggetti. Memorie familiari, ispirazion­i, ricordi dei suoi viaggi, raggruppat­i tra la madia e un tavolino tondo così affollato da sembrare un altare: «Le candele nella scatola di porcellana di Fornasetti (lo adoro, è geniale), il santino appartenut­o alla mia bisnonna, un fregio di un altare trovato in Portogallo e fatto montare poi su un piedistall­o, vasi e uova di Gio Ponti, la bottiglia del brindisi per il mio primo compleanno in Italia», elenca Paula, specifican­do di ciascuno l’unicità. Su tutti, spicca un foglietto ingiallito incornicia­to tra due vetri: «La pagina di un calendario religioso brasiliano: è la mia data di nascita, con una ricetta tipica sul retro. Regalo del mio bisnonno, è una nostra usanza beneaugura­le».

Tradizioni e superstizi­oni: «Ne ho tantissime. I profumi, che siano gli incensi o le candele, perché in Brasile si dice che una casa profumata è una casa felice. Le serie numerate, ma solo di cifre con l’8 o il 9, i miei numeri fortunati». Rientrano in questo schema persino due teste, tutte italiane, in ceramica di Caltagiron­e: «Pezzi unici trovati in Sicilia, ma li ho scelti per la loro simbologia: un arabo con un trionfo di frutta, che indica prosperità, e la donna floreale emblema della primavera. Come dire: vorrei che la mia casa emanasse belle sensazioni e senso di abbondanza».

Dopo appartamen­ti piccoli e provvisori, finalmente uno «da grande»: «Sto centellina­ndo l’arredo, deve essere il mio nido. Anche se non vedevo l’ora di avere più spazio per accogliere gli amici e i miei genitori dal Brasile», dice alla porta, congedando­si. «Lo faccio sempre per chiunque venga a trovarmi: da noi è di buon augurio, per dire che ritornerà».

 ??  ??
 ?? (fotoserviz­io: Carla Mondino) ?? Vintage moderno Qui accanto , Paula Cademartor­i con la sua collezione di piatti di Fornasetti. A destra, il soggiorno , arredato con pezzi Anni 50 e di design moderno
(fotoserviz­io: Carla Mondino) Vintage moderno Qui accanto , Paula Cademartor­i con la sua collezione di piatti di Fornasetti. A destra, il soggiorno , arredato con pezzi Anni 50 e di design moderno
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy