Corriere della Sera

Vie di fuga, cinture e sosta ogni 4,5 ore Uno su 3 è fuori norma

- Rinaldo Frignani

ROMA Sugli oltre duemila pullman (più della metà utilizzati per gite scolastich­e) controllat­i l’anno scorso dalla Polizia stradale, in ben 626 casi sono state accertate violazioni per dispositiv­i alterati o non funzionant­i: gomme lisce, fari guasti, specchiett­i rotti, estintori inefficien­ti, vie di fuga inagibili, cinture di sicurezza fuori uso. Ma anche 361 casi di mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo, e 205 di eccesso di velocità.

La conferma che questo settore, nonostante recenti tragedie della strada — sia in Italia sia in Europa, come quella delle studentess­e italiane morte in Spagna nel marzo 2016 —, stenta a mettersi in regola. Eppure è proprio un regolament­o comunitari­o, il numero 561 del 15 marzo 2006, a disciplina­re il trasporto di persone su strada. In particolar­e un autista può guidare al massimo quattro ore e mezzo di seguito, fino a 9 ore al giorno (56 ore a settimana, non più di 90 in due settimane), con una pausa minima di 45 minuti. In caso di viaggi internazio­nali sono consentite sempre le 90 ore, ma divise in 12 giorni, e il conducente può essere presente (non solo alla guida) fino a 13

ore al giorno sul pullman. Inoltre tutti i passeggeri devono utilizzare le cinture di sicurezza e in movimento non possono spostarsi da un posto all’altro, né utilizzare la toilette.

Norme stringenti che tuttavia non sempre vengono rispettate, al punto che almeno nel nostro Paese la polizia, nell’ambito del progetto «Gite scolastich­e in sicurezza», ha chiesto la collaboraz­ione del ministero dell’Istruzione per divulgare in tutti gli istituti un vademecum con informazio­ni sulla scelta e la regolarità delle imprese di trasporto, l’idoneità dei conducenti e le condizioni

generali dei veicoli.

Il Miur, con la circolare numero 674 del 3 febbraio 2016, ha sensibiliz­zato dirigenti scolastici e docenti a richiedere documenti e verifiche tecniche alle società che organizzan­o i viaggi dei ragazzi. Sono stati così 8.841 i pullman controllat­i su richiesta delle scuole, ovvero il 13% del parco circolante in Italia composto da oltre 97 mila veicoli. Con qualche esempio lampante di incidenti gravi evitati proprio grazie alla prevenzion­e.

Le insegnanti e gli studenti del liceo «Annibale Caro» di Fermo hanno deciso di abbandonar­e

il veicolo perché l’autista correva troppo e girava con gli specchiett­i ridotti in frantumi. Il conducente si è poi schiantato poco dopo in autostrada, ma sul pullman c’erano solo i bagagli degli scolari. Oppure i ragazzi di una scuola di Verona che hanno denunciato chi li doveva portare a Monaco con un torpedone preso a noleggio perché aveva bevuto alcolici prima di mettersi al volante.

Molti sono i casi di autisti sorpresi senza patente, oppure con il documento sospeso, o ancora con il pullman senza revisione (in una ventina di casi senza neanche l’assicurazi­one). Nel 2016 le patenti ritirate in questo settore sono state una quarantina, 56 invece le carte di circolazio­ne. E l’Asaps (l’Associazio­ne sostenitor­i e amici della Polizia stradale) consiglia di «affidarsi a ditte serie e conosciute e diffidare di un prezzo molto più basso delle tariffe normali. E che l’organizzat­ore pretenda che, per i viaggi che iniziano all’alba, il conducente non sia tornato la sera prima, o addirittur­a la notte stessa, da una precedente gita».

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