Corriere della Sera

Inter, non è ammesso distrarsi Soprattutt­o da mercato e rimonta

Nerazzurri a Palermo: caccia al sesto successo puntando alla zona Champions

- Guido De Carolis

Se i numeri non mentono non c’è partita. L’Inter vince da cinque gare, il Palermo nelle ultime nove in casa ne ha perse otto e pareggiata solo una, contro il Pescara. I nerazzurri però, per storia e dna, viaggiano sempre con la distrazion­e come compagna. L’avviciname­nto alla zona Champions League ha ricreato il giusto entusiasmo e così già si guarda avanti, forse troppo. Si sognano grandi colpi per il mercato estivo: Messi, Verratti, Aguero. I soldi non mancano, la voglia di spenderli da parte di Suning neppure. Così la fantasia prende a volare in un attimo e la speranza di tornare grandi, unita poi al momento magico, gonfia il resto. E allora Stefano Pioli, principe della rinascita, rischia quasi di passare per il normalizza­tore che non è, con continui richiami all’ordine. «Ho l’esperienza necessaria per sapere che le somme si tireranno il 28 maggio. Rimaniamo concentrat­i e continuiam­o a credere di poter vincere ogni partita», è l’ammoniment­o lanciato a un ambiente effervesce­nte.

L’ultima Inter si sente più forte («mentalment­e e fisicament­e», ha detto Icardi), il Palermo è fragile. Le partite senza storia di solito si rivelano le più insidiose. I siciliani sono incagliati su un binario morto, il terzultimo della serie A.

Sia come sia, i nerazzurri devono allungare la loro rincorsa, aggiungere un’altra vittoria alla collezione di cinque successi per tentare di ridurre o, quantomeno, mantenere inalterate le distanze con chi la precede. Il magazzino di Pioli è ricco di scorte, tutti arruolabil­i per la calata in Sicilia e primi dubbi di formazione, figli di un’inconsueta abbondanza. Dopo la caduta del 2 dicembre a Napoli, l’Inter non ha più sbagliato un colpo. Una fucilata via l’altra a impallinar­e sette avversarie tra Europa League, campionato e Coppa Italia, anche se l’ultimo successo con il Bologna è arrivato dopo sudati supplement­ari. Si è rivista qualche crepa difensiva e se rimane ancora un problema irrisolto è quello dei due terzini (D’Ambrosio e Ansaldi), spesso imputati per grossolani errori. Pioli però ha trovato il suo riferiment­o: l’ultimo arrivato Gagliardin­i. Dell’acquisto e delle buone prestazion­i dell’ex atalantino ne ha goduto anche Kondogbia, uscito da un lungo inverno e carico: «Faremo il possibile per continuare questa bella serie di vittorie». Per lui c’è il ballottagg­io con Brozovic, lì nel mezzo.

L’Inter però non può prescinder­e dal suo bomber. Icardi al Palermo fa più paura dell’uomo nero: ha messo lo zampino in cinque reti (quattro gol, un assist) nelle ultime quattro sfide con i rosanero, mai però ne ha segnata una al Barbera. L’allenatore del Palermo Eugenio Corini, vive al solito come coloro che son sospesi nelle mani di Zamparini, in «un ambiente che pare Hiroshima» ha sottolinea­to giorni fa: una sconfitta potrebbe costargli l’esonero.

 ??  ?? Coppia gol Il croato Ivan Perisic, 27 anni, e l’argentino Mauro Icardi, 23 anni, hanno firmato in serie A 7 e 15 gol Icardi non ha mai segnato al Barbera contro il Palermo, Perisic ha realizzato tre reti nelle ultime due partite: una doppietta a Udine...
Coppia gol Il croato Ivan Perisic, 27 anni, e l’argentino Mauro Icardi, 23 anni, hanno firmato in serie A 7 e 15 gol Icardi non ha mai segnato al Barbera contro il Palermo, Perisic ha realizzato tre reti nelle ultime due partite: una doppietta a Udine...

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