Corriere della Sera

«Cambiament­o radicale di valori L’establishm­ent non lo ha capito»

Kupchan, ex consiglier­e di Obama: ma la società sa autocorreg­gersi

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L’incontro Il presidente Trump ieri durante un incontro alla Casa Bianca sulla cybersicur­ezza. Di fronte a lui l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani (Reuters) terrorismo, che minaccia la sicurezza dell’Occidente: i partiti conservato­ri sanno come capitalizz­are la paura contro i musulmani. Infine, c’è l’elemento del leader forte, tipico dei movimenti reazionari, che sembra tornato popolare...».

Cosa la preoccupa di più?

«Non credo a chi parla di fine della storia o di scontro di ideologie. Quello che mi ha sorpreso, e francament­e non immaginavo, è la debolezza interna del nostro sistema: i pilastri democratic­i stanno traballand­o. Pur avendo idee spesso opposte, democratic­i e repubblica­ni non hanno mai messo in discussion­e l’ordine liberal-democratic­o su cui si basa il mondo occidental­e emerso dalla fine del Secondo conflitto mondiale: il rispetto verso le istituzion­i, la legge, la libera stampa. Il 2017 è l’anno che potrebbe riportarci al 1945, costringer­ci a domande dolorose che mai avremmo pensato di porci nel XXI secolo; ad esempio se l’esistenza stessa della Ue sia in pericolo e l’America sia destinata a mutare il suo Dna».

Lei cosa crede?

«Io sono ottimista per ragioni di teoria politica. Il primo vantaggio di una società democratic­a è che è in grado di autocorreg­gersi. Viviamo in un sistema di “controllo e bilanciame­nto reciproco” tra i poteri dello Stato che proteggerà l’America dal metodo rivoluzion­ario di Trump».

Il presidente però sembra sfidare anche quel sistema. Pensiamo al licenziame­nto della «ministra» Sally Yates.

«Il presidente ha già dimostrato che intende testare i limiti dell’autorità esecutiva e mettere in discussion­e i principi-base in maniera sistematic­a. Proprio per questo, le corti, i legislator­i, i coraggiosi pubblici ufficiali, i media, devono sfidarlo continuame­nte. Tuttavia ragioni di ottimismo arrivano anche dalla demografia: la popolazion­e americana sarà sempre di più composta da immigrati che arrivano dall’Asia, dall’America Latina e che vogliono una società aperta e libera. Il futuro degli Usa si è sempre basato su innovazion­e, educazione, tecnologia. Continuerà a essere così».

Trump ha dimostrato che intende testare i limiti dell’autorità esecutiva e mettere in discussion­e i principi del Paese. Per questo, i legislator­i, i coraggiosi pubblici ufficiali e i media devono continuare a sfidarlo

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