Corriere della Sera

Decreto sisma, regole più snelle e nuovi aiuti

- Di Mario Sensini

Proroga della cassa integrazio­ne per i dipendenti delle imprese danneggiat­e; sospension­e delle cartelle esattorial­i; busta paga senza ritenute Irpef fino a settembre per tutti i lavoratori residenti, a prescinder­e dalla sede legale dell’impresa che li occupa; contributi alle famiglie più povere, con un reddito Isee inferiore ai sei mila euro; aiuti al settore agricolo; regole più snelle per la ricostruzi­one. Il nuovo decreto per il terremoto approvato ieri, dice il premier Paolo Gentiloni, «vale alcune centinaia di milioni» e non prevede la creazione delle zone franche urbane sollecitat­e dai sindaci del cratere. Ora servirebbe­ro a poco, spiegano al ministero dell’Economia, che ipotizza, più avanti, l’introduzio­ne di benefici fiscali più efficaci.

La vera novità del decreto è l’accelerazi­one delle procedure per le verifiche di agibilità, la ricostruzi­one delle case e degli edifici pubblici, la realizzazi­one degli insediamen­ti temporanei e la rimozione delle macerie. Intanto vengono prorogati fino al 31 luglio i termini per chiedere i contributi per la riparazion­e dei danni lievi alle abitazioni, e salta il tetto massimo di 30 schede Aedes per la certificaz­ione dei danni che possono essere compilate, su incarico dei proprietar­i, da ciascun profession­ista abilitato. Per gli studi di microzonaz­ione sismica i Comuni potranno procedere all’affidament­o diretto degli incarichi. Procedure più snelle anche per le opere di urbanizzaz­ione degli insediamen­ti temporanei e per l’affidament­o di lavori, servizi e forniture per la costruzion­e delle scuole. Le Regioni, che dovranno predisporr­e un piano entro un mese, torneranno a gestire la rimozione delle macerie, e potranno acquistare abitazioni per alloggiare gli sfollati. La Protezione civile potrà assumere nuovo personale.

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Commissari­o Vasco Errani

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