Decreto sisma, regole più snelle e nuovi aiuti
Proroga della cassa integrazione per i dipendenti delle imprese danneggiate; sospensione delle cartelle esattoriali; busta paga senza ritenute Irpef fino a settembre per tutti i lavoratori residenti, a prescindere dalla sede legale dell’impresa che li occupa; contributi alle famiglie più povere, con un reddito Isee inferiore ai sei mila euro; aiuti al settore agricolo; regole più snelle per la ricostruzione. Il nuovo decreto per il terremoto approvato ieri, dice il premier Paolo Gentiloni, «vale alcune centinaia di milioni» e non prevede la creazione delle zone franche urbane sollecitate dai sindaci del cratere. Ora servirebbero a poco, spiegano al ministero dell’Economia, che ipotizza, più avanti, l’introduzione di benefici fiscali più efficaci.
La vera novità del decreto è l’accelerazione delle procedure per le verifiche di agibilità, la ricostruzione delle case e degli edifici pubblici, la realizzazione degli insediamenti temporanei e la rimozione delle macerie. Intanto vengono prorogati fino al 31 luglio i termini per chiedere i contributi per la riparazione dei danni lievi alle abitazioni, e salta il tetto massimo di 30 schede Aedes per la certificazione dei danni che possono essere compilate, su incarico dei proprietari, da ciascun professionista abilitato. Per gli studi di microzonazione sismica i Comuni potranno procedere all’affidamento diretto degli incarichi. Procedure più snelle anche per le opere di urbanizzazione degli insediamenti temporanei e per l’affidamento di lavori, servizi e forniture per la costruzione delle scuole. Le Regioni, che dovranno predisporre un piano entro un mese, torneranno a gestire la rimozione delle macerie, e potranno acquistare abitazioni per alloggiare gli sfollati. La Protezione civile potrà assumere nuovo personale.