Corriere della Sera

I 7 mesi prima degli spari

- A. P.

La campagna d’odio lo aveva portato a isolarsi. «Era spaventato perché anche gli amici si sono via via defilati. Mi diceva: ma che cosa ho fatto di male io a questo mondo per meritare una cosa del genere?», racconta Angelo D’Elisa, il papà di Italo. Di questo genitore con gli occhi gonfi e la voce fioca, il giorno dopo l’omicidio del figlio, sorprende la tolleranza. «È stato ucciso e adesso ci sono due tragedie, quella di Roberta e quella di Italo».

Dal giorno dell’incidente di Roberta, mentre a Vasto saliva la rabbia nei suoi confronti, Italo D’Elisa ha iniziato a spegnersi. Prima è stato ricoverato per i traumi dell’incidente e poi ha trascorso un paio di mesi al centro neurologic­o di Pozzilli. «Non ha retto tutti quei manifesti che chiedevano giustizia contro di lui».

Ventidue anni, perito agrario, incensurat­o, Italo faceva il tecnico in un’azienda metalmecca­nica. «Un contratto a termine che non gli hanno rinnovato, forse proprio a causa di questa vicenda. Ma lui stesso non era più in grado di lavorare», In cella Fabio Di Lello, 34 anni, l’uomo che ha assassinat­o Italo D’Elisa, il ragazzo che investì e uccise sua moglie Roberta Smargiassi. Di Lello ha confessato subito il delitto: ora si trova in carcere e domani sarà interrogat­o dai magistrati che non doveva più rimanere chiuso in casa. «Mi ha detto: vado fuori, perché non posso più vivere così. Ma io lo seguivo passo passo. Cioè lo chiamavo sempre perché non mi piaceva quello che stava succedendo a Vasto».

Di Lello diceva che l’aveva visto in motorino, che aveva atteggiame­nti provocator­i. «Motorino!? Ma quando mai. Provocazio­ni? Non era proprio il tipo Italo. Lui aveva la sua bicicletta e girava con quella. Anzi, mi aveva anche detto che forse non sarebbe più riuscito a guidare una macchina», sospira il padre.

Ma cos’era successo quella maledetta sera? Perché dicono che Italo non si è mai pentito? «Ma di cosa avrebbe dovuto pentirsi? È stato un incidente. Che cosa doveva dire, più che esprimere il cordoglio per la morte di Roberta? Che correva a 120? Che era ubriaco? Andava a 60 all’ora e non era ubriaco né drogato. Vorrei ricordare cosa mi diceva Italo in questi mesi: papà, quell’incrocio me lo sogno tutte le notti, insieme a Roberta».

Aveva preso ad andare con la sua mountain bike nella riserva di Punta Aderci, in mezzo alla natura, lontano da tutti. «Amava il verde. Guarda questo video, me l’ha mandato mezz’ora prima di essere ucciso». C’è Italo che riprende il parco correndo con la bicicletta. «Poi l‘ho chiamato e mi ha detto che stava andando al Drink Water a prendere una cosa».

L’ha richiamato poco dopo e non rispondeva più. 2016. Ma Fabio voleva di più, voleva le manette. «Non c’erano le condizioni: quella sera Italo D’Elisa non aveva bevuto, non era drogato e si era fermato a soccorrere la vittima. Era passato col rosso, questo sì», ha precisato il procurator­e.

Al panettiere di Vasto poco importava. «È libero», si struggeva pensando all’altro come un demonio, capace pure di non pentirsi di un delitto tanto atroce. «Non voleva ucciderla», ribadiscon­o in Procura. E quel pensiero cresceva nella sua testa come una grande, inarrestab­ile onda. Per Roberta ha organizzat­o una fiaccolata fin sotto il Palazzo di giustizia, chiedendo rapidità. A lei ha dedicato la locandina di un torneo di calcetto, il «Memorial natalizio di calciotto», dove una squadra era quella degli «amici di Roberta e Fabio».

Nel profilo Facebook ha cambiato l’immagine di copertina, mettendo una scena del Gladiatore con Russel Crowe: «Avrò la mia vendetta». Nel frattempo è finito in analisi. «Psicofarma­ci, povero», conferma Pina. Poi è rimbalzata l’ipotesi di Italo che sua moglie non avesse il casco al momento dell’impatto. E lì, forse, il Gladiatore non ci ha visto più. «Non dimentichi­amo, lottiamo perché non ci sia più un’altra Roberta», scriveva nei mesi scorsi. E invece c’è stata: si chiama Italo, aveva 22 anni e una colpa: essere passato col rosso.

 ??  ?? Ucciso Italo D’Elisa, 22 anni, è stato assassinat­o l’altro ieri da Fabio Di Lello, il marito della donna che il ragazzo aveva travolto e ucciso in un incidente stradale. L’omicidio è avvenuto davanti a un bar di Vasto, il Drink Water
Ucciso Italo D’Elisa, 22 anni, è stato assassinat­o l’altro ieri da Fabio Di Lello, il marito della donna che il ragazzo aveva travolto e ucciso in un incidente stradale. L’omicidio è avvenuto davanti a un bar di Vasto, il Drink Water
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