Gestivano il clan: fermate le donne dei Bidognetti
Ritorna al centro della scena una delle più importanti famiglie della camorra casalese: i Bidognetti, il cui capostipite, Francesco, soprannominato Cicciotto ‘e mezzanotte sta scontando l’ergastolo dopo la condanna definitiva nel processo Spartacus. Ieri sono state arrestate le sue due figlie, Katia, 35 anni, e Teresa, 27. Quest’ultima ha ottenuto la concessione dei domiciliari perché è incinta. In carcere anche un’altra donna della famiglia: Orietta Verso, 43 anni, nuora di Francesco Bidognetti per aver sposato il suo secondogenito, Raffaele (attualmente detenuto). Alle donne, tutte finora incensurate e tutte ora accusate di associazione mafiosa, viene contestato di aver gestito le attività dell’organizzazione criminale in sostituzione dei loro congiunti che si trovano in carcere. Secondo
I parenti Arrestate anche le figlie del boss, Katia, 35 anni, e Teresa, 27
le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e condotte da polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e Dia, le figlie e la nuora di Bidognetti si occupavano di tutto il lato amministrativo del clan, pagando gli stipendi agli uomini che ne facevano parte (loro stesse incassavano una paga settimanale o mensile), provvedendo alle spese legali per i detenuti e reperendo posti di lavoro per i tanti parenti degli affiliati. Inoltre, durante i colloqui in carcere avrebbero raccolto dal boss e da suo figlio indicazioni da trasmettere poi ai componenti dell’organizzazione che si trovano in libertà. L’indagine ha fatto emergere anche un episodio di estorsione ai danni di un resort cui era imposto l’acquisto di grossi quantitativi di vino.