Il primo corso anticorruzione con Cantone prof
L’anticorruzione entra all’università. Parte all’ateneo di Cassino, in Ciociaria, il primo corso di laurea in Italia su responsabilità amministrativa e legislazione anticorruzione con Raffaele Cantone — presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione — nel ruolo di docente. Già ottanta iscritti, molti dipendenti della Pubblica amministrazione. Il corso di studi tratterà anche il tema della responsabilità amministrativa, con l’obiettivo di aumentare soprattutto la conoscenza del codice degli appalti. L’iniziativa è stata annunciata ieri durante la prima giornata del Festival della Dottrina sociale della Chiesa, alla quale ha partecipato anche il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana. «La trasparenza — ha detto Cantone — è fondamentale perché permette di capire come viene esercitato il potere. Importante, poi, è la funzione dei cittadini che possono far sentire la propria voce assumendo il ruolo di vedette civiche. Sono convinto che così si possano ottenere risultati anche più efficaci rispetto alle indagini penali. C’è un problema di etica minima, indispensabile per fare da argine alla corruzione». Per Cantone, a ormai 25 anni da Tangentopoli, «non si è fatto nulla nel campo della prevenzione». E il bilancio è piuttosto sconfortante, ha spiegato il direttore del Corriere Luciano Fontana. «La corruzione resta e ha cambiato forma — ha sottolineato —, in Italia in tredici anni è stato completato soltanto l’8,3 per cento del progetto Grandi opere e questo dice tutto su come vanno le cose in questo Paese. La sensazione di privilegio e diseguaglianza è stata scalfita solo in parte dall’azione della magistratura». I risultati, oggi, sono davanti agli occhi di tutti: «Se fosse redistribuito il costo della corruzione, il reddito di ognuno di noi crescerebbe di 10.607 euro all’anno».