Un robot per valigia
Mobilità del futuro: presentati a Boston Gita e Kilo i prototipi creati dalla startup innovativa di Piaggio Si muovono da soli e ricordano i percorsi fatti
Piaggio entra nel futuro con Gita e Kilo, i due nuovi veicoli che il gruppo di Pontedera ha presentato ieri a Boston attraverso Piaggio Fast Forward (Pff), la startup creata a Cambridge, Massachusetts, nel 2015 per inventare la mobilità che sarà. «Piaggio innova da oltre cento anni, non poteva non investire nella robotica», sostiene il presidente Roberto Colaninno. «Gita è la Vespa del 21° secolo, Kilo la nuova Ape — aggiunge il figlio Michele, 40 anni, ceo di Immsi, la holding di controllo del gruppo Piaggio, e presidente di Pff —. Gita e Kilo sono pensati per aiutarci a costruire la città del futuro: libera da auto, traffico e inquinamento».
Immaginate il bagagliaio di un’automobile staccato dall’auto, che si muove in modo indipendente, ci segue a poca distanza come un cagnolino, grazie a un collegamento wifi, ma è capace di automappare il percorso e ripeterlo autonomamente. Gita può trasportare fino a 20 chili, muoversi in uno spazio chiuso o all’aperto, a una velocità media di 20 km/ h, con un’autonomia di circa 8 ore (funziona con batterie al litio). Kilo è il fratello maggiore: ha 3 ruote e può trasportare fino a 115 chili. Per ora sono prototipi, costruiti interamente in fibra di carbonio, con molte parti stampate in 3D. Sono dotati di telecamera a 360 gradi anteriore e posteriore, di sensori per rilevare gli ostacoli, luci led per indicare quando sono in movimento (diventano rosse in caso di frenata). Possono trasmettere musica, ma anche proiettare un film.
Le applicazioni? Svariate. Negli ospedali, nei centri commerciali, allo stadio, nelle scuole, in fabbrica. Ma può essere anche un trolley-robot per accompagnarci a fare la spesa, a piedi o in bici. «Stiamo studiando le possibilità di applicazione. Nei prossimi quattro mesi porteremo Gita e Kilo in giro per gli Usa e chiederemo ai potenziali clienti di aiutarci a trovare nuovi usi», sostiene Greg Lynn, chief creative officer di Pff e docente alla Yale University. «Gita e Kilo sono una piattaforma aperta, che può essere arricchita e personalizzata».
«Per inventare la mobilità del futuro abbiamo deciso fin dall’inizio di guardare ai modelli emergenti di mobilità», sostiene Jeffrey Schnapp, ceo di Pff, professore alla Harvard University, dove è co-direttore del Berkmann Center for Internet e Society. «Dall’esperienza Piaggio e dalla rivoluzione della Vespa abbiamo preso l’idea di mobilità leggera, e l’abbiamo sposata a due fattori sempre più importanti nella società moderna: l’ubiquità delle reti e l’esigenza di avere sempre più zone pedonali e libere dal traffico».
È stato Michele Colaninno a battezzare Gita, perché «contiene l’idea di un tragitto breve ma piacevole. Ed è questo l’obiettivo: inventare una mobilità piacevole. La Vespa ha risolto molti problemi pratici, ma era anche bella, quasi un prolungamento di sé». Almeno in città. Il nome di Kilo invece lo ha scelto Lynn, perché «dà l’idea di quanto può trasportare». Ma questo è solo l’inizio. «Con Pff abbiamo grandi ambizioni: puntiamo a creare una nuova categoria di veicoli per la città del 21° secolo, che si richiama alla tradizione Piaggio, ma che abbracci le nuove tecnologie», dice Schnapp, grande ciclista ma anche ex pilota di moto semi professionista (ha partecipato all’Aprilia Cup). Inclusa l’intelligenza artificiale, che permetterà ai veicoli-robot di imparare da noi. Con una differenza. «Se questo progetto fosse nato nella Silicon Valley sarebbe stato diverso, noi abbiamo messo la persona al centro».
La domanda è: quale sarà il prezzo? È presto per saperlo. «Non siamo ancora pronti per dirlo. Speriamo che il prezzo scenderà, per essere attraente per il consumatore», afferma Colaninno. Che a giugno porterà i primi veicoli in Italia «in prova» nella fabbrica di Pontedera e in alcune città. I primi prodotti arriveranno sul mercato entro la fine dell’anno. L’attesa è grande, come dimostra la platea di invitati ieri sera al lancio: erano presenti Tye Brady, capo di Kiva, la società di robotica che fa capo ad Amazon, il capo de Le Cirque du Soleil, Boris Verkhovsky, e il numero uno di YouTube, Liam Collins.