Corriere della Sera

«Il mondo smart sarà senza le automobili»

- Giu. Fer.

DALLA NOSTRA INVIATA

«Immagino un futuro senza auto e tutto ciò che è a loro legato, come strade e parcheggi. Usare l’attenzione umana e la mente per guidare è estremamen­te inefficien­te e dispendios­o. E le persone non sono nemmeno brave a farlo. Tutti i trend di pianificaz­ione e design urbani inoltre suggerisco­no un modo di vivere a più alta densità e un declino delle periferie. Riscoprire­mo il valore di camminare. Ed emergerann­o nuovi, piccoli sistemi di mobilità personale», dice Nicolas Negroponte, co-fondatore del Media Lab del Mit e membro dell’advisory board di Piaggio Fast Forward.

Come userebbe personalme­nte Gita?

«Per fare la spesa e comprare il vino, probabilme­nte in modo condiviso. Ma penso a Gita più nel contesto di sistemi di consegne, dove è utilizzata da un soggetto terzo. Se immaginiam­o un funzioname­nto autonomo, migliaia di Gita potrebbero muoversi da sole in città».

In quali settori l’Internet delle cose porterà i cambiament­i più grandi?

«Ogni cosa saprà dov’è, dove sta andando, e (un giorno) che cosa è. Allo stesso modo, ogni oggetto sarà in grado di comunicare con ogni altro oggetto. Dove accadrà prima? In quei sistemi dove un semplice dispositiv­o, ad esempio la maniglia di una porta, può raccoglier­e informazio­ni per agire in modo intelligen­te, come sapere quando lasciare entrare una persona».

Qual è la «next big thing» che cambierà il nostro modo di vivere?

«Il settore della genetica e delle biotecnolo­gie. Abbiamo vissuto in un mondo dove gli oggetti creati dall’uomo e la natura convivono, ma l’artificial­e e il biologico sono diversi. Quella differenza lentamente scomparirà. Fra 50 anni Piaggio venderà i semi da cui crescerà un sistema di mobilità».

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