Scuola, la Uil contro il ministero: facilitate le donazioni agli istituti paritari
Ci sono bonus e bonus. Quelli che arrivano a destinazione dopo una lunghissima trafila burocratica (e quindi dopo molto tempo) e anche decurtati. E quelli che finiscono in un conto corrente e sono subito disponibili. Basta un comma aggiunto all’ultimo momento e la differenza tra quello che arriverà alle scuole statali e a quelle paritarie è servita. Si chiama «school bonus» ed è previsto dalla legge 107 della Buona scuola. Si tratta di un credito d’imposta fino a un massimo di 100 mila euro che spetta a chi fa donazioni in favore delle scuole per finanziare la manutenzione o la realizzazione di strutture scolastiche (laboratori, palestre, mense) e sostenere azioni per migliorare l’occupabilità degli studenti. Si sceglie perciò la scuola da aiutare e si inviano i soldi. Ma nel comma 148 bis della legge di Stabilità aggiunto in corsa poco prima dell’approvazione in dicembre, si legge che «in deroga a quanto previsto dal comma 148 (che definisce le modalità del bonus per le scuole statali, ndr), le erogazioni liberali in denaro in favore delle scuole paritarie sono effettuate su un conto corrente bancario o postale intestato alle scuole paritarie beneficiarie stesse, con sistemi di pagamento tracciabili». Queste somme devono essere comunicate «mensilmente al ministero dell’Istruzione», e sul sito Internet dell’istituto, che dovrà anche versare entro 30 giorni il 10% della cifra nel fondo destinato alle scuole meno fortunate che non ricevono bonus. Per le statali, la cifra si versa alla Tesoreria dello Stato. Il ministero delle Finanze la gira alla Ragioneria che la manda al Miur che lo destina alla scuola scelta, avendo prima tolto il 10% per il fondo. Esulta il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, «fondi direttamente alle paritarie». Mentre la Uil scuola parla di «scardinamento della scuola statale». Spiega il segretario Pino Turi: «Saltando tutta la trafila burocratica, per le paritarie il godimento delle elargizioni è immediato e diretto, è un regalo». Inoltre, «non è prevista alcuna sanzione per il mancato versamento della quota del 10%, invece automatica per le statali».