Corriere della Sera

I cibi vegani nel paniere Istat

Ecco il paniere Istat del 2017: entrano anche le birre artigianal­i e lo smartwatch

- Di Mariolina Iossa

Cambiano le abitudini alimentari degli italiani e l’Istat adegua il paniere dei prodotti per valutare l’andamento dei prezzi al consumo: entrano anche i cibi vegani, senza alcun derivato animale.

Prodotti vegani nel nuovo paniere dell’Istat. Una sorpresa, che in realtà non lo è più di tanto, vista l’impennata di consumator­i vegani, quelli cioè che non soltanto non mangiano carne e pesce, come i vegetarian­i, ma neppure prodotti derivati dagli animali, quindi uova, latte, formaggi. Cambiano le abitudini alimentari degli italiani, cambia la composizio­ne dei prodotti che l’Istat monitora per valutare l’andamento dei prezzi al consumo.

I preparati veg si trovano ovunque. La Coldiretti ha valutato, nel 2016, in 357 milioni di euro il fatturato nella sola grande distribuzi­one, dei prodotti vegani e vegetarian­i, con un più 18 per cento nell’ultimo anno. Quasi un italiano su dieci, per una percentual­e del 7,6%, ha seguito una dieta vegetarian­a o vegana, con un aumento dovuto soprattutt­o ai vegani che sono triplicati nell’ultimo anno, e adesso sono un milione e 800 mila. In tema di alimentazi­one, fanno il loro ingresso anche i centrifuga­ti di frutta e verdura e la birra artigianal­e.

Ma non c’è solo un cibo diverso nel paniere Istat — che segna un rialzo dell’inflazione dello 0,2% rispetto allo scorso mese e dello 0,9% rispetto a gennaio 2016. La tecnologia si prende la sua parte: c’è la centrifuga elettrica, per chi le centrifugh­e se le vuole preparare a casa propria, ma c’è anche altro, prodotti molto sofisticat­i come le tradiziona­li videocamer­e sostituite dalle action camera, più piccole e maneggevol­i, digitali.

C’è lo smartwatch, uno smartphone da polso usato spesso per le attività sportive, ci sono le asciugatri­ci, le cartucce a getto di inchiostro. Infine, l’Istat ha introdotto anche i servizi assicurati­vi per l’abitazione. Sono dodici, dunque, i prodotti nuovi che entrano quest’anno nel paniere, ne 2017 Una donna fa la spesa in un supermarke­t vegano: quest’anno l’Istat inserisce preparati «veg» nel paniere escono solo le videocamer­e tradiziona­li; il paniere contiene 1.481 prodotti elementari (nel 2016 erano 1.476), raggruppat­i in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 405 aggregati.

Facendo un esame delle spese degli italiani, attraverso i prezzi (sempre secondo quanto ci racconta l’Istat), sale il peso di trasporti e abbigliame­nto e calzature, diminuisce quello dell’abitazione, così come scende lievemente la spesa per acqua, elettricit­à e combustibi­li. La classifica vede quindi sempre in cima la spesa per alimentari e bevande analcolich­e (16,5%), seguita da trasporti (13,93%), servizi ricettivi e ristorazio­ne (11,49%), quindi abitazione, acqua, elettricit­à e combustibi­li (10,73%). Dividendo le spese in beni e servizi, come in tutte le società moderne, scende la spesa dei beni, cresce quella dei servizi.

«Continuiam­o a nutrire dubbi sull’adeguatezz­a del paniere per la reale rilevazion­e dell’andamento dei prezzi», è il commento di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, presidenti di Federconsu­matori e Adusbef. «Come accaduto in passato — scrivono in un comunicato — vengono inseriti nel paniere prodotti tecnologic­i molto costosi e poco diffusi, in questo modo contribuen­do a far scendere l’indice di inflazione».

Un altro punto di vista è quello di Carlo Rienzi, presidente del Codacons, che è poi sostanzial­mente simile a quello di Massimilia­no Dona, presidente dell’Unione nazionale consumator­i. «Giuste le modifiche del paniere — dice Rienzi — perché rispecchia­no i cambiament­i nelle abitudini degli italiani, specie sul fronte alimentare. Tuttavia non è comprensib­ile la variazione dei pesi che stabilisce l’Istat, ovvero far salire il peso di abbigliame­nto e calzature, che le famiglie italiane hanno invece fortemente tagliato in questi anni, e diminuire quello di abitazione e combustibi­li».

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 ??  ?? 1967 Negli anni del boom gli elettrodom­estici entrano nel paniere: aspirapolv­ere e lucidatric­e. La voce «acquisto television­e» risale al 1967
1967 Negli anni del boom gli elettrodom­estici entrano nel paniere: aspirapolv­ere e lucidatric­e. La voce «acquisto television­e» risale al 1967
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1954 Nel paniere anni Cinquanta entrano la permanente e la messa in piega per le donne. Per gli uomini, invece, arriva la brillantin­a
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1986 È l’anno dell’«home computer». Il pc entra nel 1991

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