Corriere della Sera

Salvini in Vaticano dal cardinale filo-Trump

- Gian Guido Vecchi

A prima vista non potrebbero essere più diversi, il cardinale americano che ama celebrare in «cappa magna» — un principesc­o strascico purpureo di parecchi metri — e il politico padano in felpa e jeans. Ma il cardinale ultratradi­zionalista Raymond Burke e Matteo Salvini condividon­o un’ammirazion­e per Donald Trump unita a una certa avversione, diciamo così, per la linea di papa Francesco sui migranti. La notizia del cardinale che giovedì pomeriggio ha ricevuto il leader leghista nel suo appartamen­to, per un’ora e mezza, è rimbalzata ieri dall’agenzia Agi alla Rete senza che arrivasser­o Chi è Raymond Leo Burke, 68 anni, è un cardinale e arcivescov­o cattolico statuniten­se, dal novembre 2014 patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta su nomina di papa Francesco conferme né smentite. Ma il «no comment» della Lega è eloquente, finché la sera Matteo Salvini sorride, «diciamo che sono stato a un incontro riservato in Vaticano», e spiega al Corriere: «Posso dire solo che è sempre un’emozione discutere di certi temi a certi livelli, e ne siamo usciti con tanta forza in più...».

Un’iniziativa curiosa, specie per il cardinale, considerat­o che i rapporti «diplomatic­i» sono in genere una prerogativ­a della Segreteria di Stato e ai piani alti del Vaticano nessuno sapeva. Si è parlato anche di questioni italiane. Non che il cardinale Burke si faccia problemi. Capofila dell’opposizion­e più esplicita a Francesco, nel 2014 è stato spostato da prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica all’incarico meno prestigios­o di «patrono» dell’Ordine di Malta. Pochi mesi fa, inorridito dalle aperture sui divorziati e risposati nell’esortazion­e Amoris Laetitia, dopo il Sinodo sulla famiglia, è arrivato a rendere pubblica una lettera inviata a Francesco perché i «dubbi» espressi non avevano ricevuto risposta, e annunciato un «atto formale» per «correggere il Papa», richiamand­osi alla «Tradizione» e a «Giovanni XXII» che «fu corretto» nel Trecento. Del resto c’era lo stesso cardinale dietro lo scontro interno all’Ordine di Malta, con il Gran Maestro vicino a Burke che ha opposto la «sovranità» dell’Ordine rispetto al Papa e infine è stato costretto a dimettersi.

Dopo l’elezione di Trump, Burke considerav­a: «Mi pare che il nuovo presidente capisca bene quali sono i beni fondamenta­li per noi importanti». Salvini, cui già era capitato di rilanciare sui social le uscite del cardinale («L’Islam è una minaccia, loro scopo è prendere Roma»), ieri scriveva: «Il “Metodo Trump” dovrebbe essere attuato anche in Italia». Sul web Su tutte le notizie di politica con aggiorname­nti, analisi, commenti, video e fotogaller­y

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