«A destra persi milioni di voti Noi gli daremo un’altra casa»
Il 18 e 19 febbraio sarà un congresso costituente a dar vita al nuovo soggetto politico della destra che mette assieme il suo movimento e quello di Gianni Alemanno, ma Francesco Storace non vuole fermarsi qui: «Il nostro obiettivo è di dare una casa ai milioni di elettori di destra che l’hanno persa. Per questo non vogliamo muoverci da soli, ma lavorare a un contenitore più ampio che ci renda competitivi alle prossime elezioni». Con una parola d’ordine: «Tornare alla nostra sovranità monetaria».
Lo dice anche Salvini. È a lui che guardate?
«Noi è dal 2012 che ci battiamo per tornare alla nostra sovranità dopo il fallimento dell’euro. Oggi lo dicono in tanti, certamente Salvini, con il quale auspico una convergenza».
E con gli altri partiti di centrodestra?
«Più siamo e più forti diventiamo. Ma se Forza Italia vorrà fare questo cammino non lo so. Berlusconi si chieda cosa è mancato ai suoi governi».
A Berlusconi chiedete «sovranismo», primarie, non gli riconoscete leadership: perché dovrebbe starci?
«Ma le primarie dovrebbero servire proprio a lui, che dice sempre di avere più voti di tutti. Se le vincesse, è chiaro che nel programma comune se ne terrebbe conto».
A oggi pensa che Berlusconi sarà dei vostri?
«Sinceramente, oggi lo vedo improbabile. Ma nulla è perso e soprattutto non è persa la possibilità che si costruisca comunque uno schieramento vincente. Il voto è molto fluido e imprevedibile stavolta».
Salvini può essere il leader dello schieramento?
«Voglio un leader scelto dal nostro popolo, ma è vero che Salvini ha molte carte da giocare: è quello che interpreta meglio la “trumpomania”».
E la Meloni? Ci ha fatto pace?
«Mi spiace che una leader di destra non si sia interessata a quello che accadeva a destra, avendo il 4% poi e aspirando al 40%... Ma non voglio più polemizzare. È all’unità che dobbiamo lavorare».