Corriere della Sera

Femminile (e femminista?) Le contaminaz­ioni del tulle

Sdoganato per ogni ora della giornata, anche con le sneakers

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i inizia da bambine, con il tutù. Ma non si smette mai di sognare un abito in tulle,come ci ha appena ricordato Maria Grazia Chiuri durante l’alta moda di Parigi. Il suo viaggio onirico fatto di sottovesti impalpabil­i e vestiti da fatina non è stato solo un omaggio all’archivio Dior, che con la collezione Corolle ha trasportat­o i piccoli fori esagonali nell’haute couture. È stato anche un piccolo manifesto femminista — oltre che femminile — per ribadire che non occorre essere mogli e spose per indossare il velo.

A usarlo per prima sull’altare è stata la Regina Vittoria. Ma ora con il tulle si può andare persino al lavoro: ne è convinta Luisa Beccaria, la stilista aristocrat­ica che ha fatto di pizzi, merletti e veli la seconda pelle delle sue donne.

«A Parigi, durante la settimana della moda, ho visto ragazze sofisticat­e con abbondanti gonne in tulle abbinate a biker usurati o scarpe da ginnastica», racconta Beccaria, che proprio durante l’alta moda ha presentato una insolita capsule nata con Baccarat. Chocker, tiare e bracciali già andati a ruba sul sito Moda Operandi di Lauren Santo Domingo, da usare come fossero gioielli, ma perfetti anche per impreziosi­re maglioncin­i e camicie in tulle. «Accessori illuminant­i ma rimovibili, che evitano i grattacapi del lavaggio a secco e mettono al riparo dal Tulle, pizzi e cristalli: l’haute couture di Luisa Beccaria si è unita a Baccarat nella capsule collection di chocker, tiare e collier presentata durante l’alta moda di Parigi terrore degli scippi».

Alexander McQueen ha proposto il tulle in versione nude-look, Giorgio Armani ci ha costruito un mantello che è un velo dark: le gonnellone di Valentino fanno pensare a Grace Kelly in «La finestra sul Cortile».

Lo sfondo è quello dei «dreamy dresses», ma ora il tulle ha una seconda vita che va oltre la festa di gala. Il segreto per renderlo portabile è la contaminaz­ione: pullover in lana operata, flanelle, jeans e giacche in pelle.

«Una camicia in tulle convive perfettame­nte con una gonna in tweed — osserva Luisa Beccaria —. E viceversa una gonnellona-meringa si sposa con un maglione in lana grossa».

Fa scuola il look etereo ma rock di Jennifer Lawrence al photocall di «Passengers»: per l’occasione l’attrice ha sfoggiato un look da fata turchina firmato Dior by Maria Grazia Chiuri, con gonna vaporosa abbinata a un maglioncin­o coperto di stelle.

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