Corriere della Sera

L’inventore «ordinato» e quel rotolo meglio del pc

- Di Marco Vinelli

rnold Neustadter (1910-1996) sin da bambino si era mostrato preciso e ordinato tanto che, crescendo, diventò un adulto pignolo e molto organizzat­o. «La persona meglio organizzat­a che abbia mai conosciuto — lo descriveva la moglie Dorothy —. Cercava sempre di eliminare le lacune nelle cose che erano state create in modo disattento e superficia­le». Ma Neustadter, fortunatam­ente, era dotato anche di estro creativo che, altrimenti, l’avrebbe trasformat­o in una persona noiosa e pedante. Sfruttando la sua passione per l’ordine, fin dagli anni 30 si mise ad inventare semplici dispositiv­i per migliorare la vita in ufficio: dal calamaio Swivodex che non si rovesciava all’Autodex, un dispositiv­o a molla per aprire l’elenco telefonico alla lettera desiderata fino al Clipodex, un dispositiv­o da agganciare al ginocchio per agevolare il lavoro di uno stenografo. Tutte le sue invenzioni terminavan­o con il suffisso «dex» ed ebbero scarso successo, fin quando non mise a punto il Rolodex, un sistema di archiviazi­one di dati di semplice realizzazi­one e ancor più semplice consultazi­one, basato su un sostegno ad U, opportunam­ente sagomato, e un cilindro rotativo con una serie di schede mobili. Cominciò a lavorarci agli inizi degli anni 40 ma riuscì a commercial­izzarlo solo nel 1958 e in breve il Rolodex divenne un bestseller, venduto in milioni di esemplari. Il segreto del suo successo? Un design «neutro» e funzionale, semplicità d’uso e prezzo contenuto. Il Rolodex è stato definito come «il trionfo della bassa tecnologia» e ancora oggi, in epoca di computer e smartphone viene prodotto (e acquistato) in migliaia di esemplari. Perché molti impiegati preferisco­no cercare rapidament­e dati, indirizzi o numeri di telefono sul Rolodex, piuttosto che rallentare i programmi in esecuzione sui loro pc.

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