Corriere della Sera

Dalla tavola ai baci in strada Il nuovo galateo empatico

- Di Rossella Burattino

rrivato alla Casa Bianca, Donald Trump è sceso dall’auto ed è andato incontro a Barack e a Michelle Obama senza aspettare la moglie Melania, lasciandol­a indietro e in disparte. Imperdonab­ile per il galateo. «La vita moderna è piena di episodi in cui le buone maniere non sono considerat­e — afferma Elda Lanza, scrittrice ed esperta di bon ton —. Mancano empatia, gentilezza e affettivit­à». Nel suo libro «Il tovagliolo va a sinistra» (Vallardi) rieduca «a dire grazie, prego, scusa, buongiorno o buonanotte con garbo e sorrisi». Ma in un mondo che cambia, come si adattano i comportame­nti «virtuosi» alle diverse occasioni ?

«Il palcosceni­co della vita è la tavola — secondo Lanza —. Deve apparire pulita, ordinata, simmetrica e quieta». Per Alberto Presutti, specialist­a in codici comportame­ntali (albertopre­sutti.it) «è un tema cruciale e non ancora risolto: anche le persone più colte si lasciano andare mentre mangiano. Si annodano il tovagliolo al colletto, giocano con la posateria, appoggiano i gomiti, tagliano il pane con il coltello e non conoscono le regole del finger food». Si devono fare i conti anche con gli stili alimentari: «Non è facile organizzar­e una cena e riunire vegani, carnivori o celiaci — spiegano Titty D’Attoma e Flavia Alfano, domestic planner e autrici di soluzionid­icasa.com —. Apparecchi­ate con piatti e posate a seconda delle abitudini dei commensali (si sentiranno speciali) e proponete un menù con ingredient­i separati: riso basmati in una ciotola, verdure cotte al vapore e bocconcini di pollo al curry in due vassoi distinti. Ricordate i legumi (amati da vegetarian­i e carnivori), le spezie e la frutta fresca tagliata (mai in macedonia)».

E il cellulare? «Non è un accessorio da tavola — ricorda Presutti —. Non va consultato mentre si mangia e non si mandano messaggi sotto la tovaglia. In casi di emergenza ci si alza e si va a parlare in un’altra stanza». No a suonerie cacofonich­e e alte. Non si parla ad alta voce in pubblico facendo nomi e cognomi (esiste la privacy). Non si litiga, non si corteggia e non si fissano appuntamen­ti di lavoro con gli sms. È anche l’epoca dei save the date. Se l’invito arriva per email «la partecipaz­ione si conferma nelle 24 ore. Se siamo impossibil­itati entro 48 ore si può declinare con un grazie. Segnalare l’eventuale dress code». Le «regole» al ristorante: «Si può fotografar­e il cibo, ma mai alzarsi per salutare una persona al tavolo affianco — chiarisce —. Nel locale entra prima l’uomo e poi la signora, per l’uscita è il contrario. Chi invita decide ciò che concerne la conviviali­tà e paga, le signore non mettono mai mano al portafogli­o. Se si fa “alla romana” si risolve fuori». Tema regali: «Banditi i cadeaux tecnologic­i se non richiesti — consiglia Presutti —. Quelli fuori occasione si fanno per amore ed esagerare è maleducato. Se donate un libro niente dediche, non siete l’autore. Non regalate oggetti che turbino la superstizi­one o siano ambigui. Via libera ai prodotti di bellezza».

Pure i social rispondono all’etichetta. «Evitate di chiedere l’amicizia a sconosciut­i senza giustifica­zione. Ringraziat­e quando viene accettata. No al diario minuzioso del nostro quotidiano, risulterem­o sfaccendat­i e pettegoli». E attenti alle eccessive esternazio­ni di affetto, ai baci sul lavoro, per strada, scritti per salutare nelle email, inviati come emoticon: «Troppi e fuori luogo — conclude Presutti —. Sono riservati agli incontri domestici, intimi e a comunicazi­oni confidenzi­ali. Tra conoscenti è meglio una sana stretta di mano. Certo è, che se qualcuno sta per baciarci, non possiamo rifiutarci di contraccam­biare».

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