Scienza per le bambine La libreria «ribelle»
atine e fiori alle femmine, mostri e avventura ai maschi. È ancora così. «La separazione comincia da piccoli, non solo con i titoli ( “Attività per bambine” e “Attività per bambini” o racconti, eccetera…), genitori, nonni, zii e amici scelgono i libri dalle copertine, io ne propongono di ogni genere ma gli adulti continuano a distinguere. E non parliamo della scienza: quella è solo per i maschi». Alla libreria Controvento di Telese Terme (BN), Filomena Grimaldi ha lanciato la sua sfida con un cartello: «La tutela dei diritti delle donne inizia in libreria. Non priviamo le bambine del diritto di leggere libri scientifici». E conclude: «A tutti coloro che compreranno un libro di scienza per una bambina offro un caffè». «Il caffè è una provocazione», dice Filomena che, dopo 10 anni di esperienza in varie librerie italiane, ha aperto Controvento. «Alle bambine si tende a negare la lettura dei libri scientifici — dice — gli adulti scelgono le classiche fiabe su fate e principesse. Il pregiudizio investe anche i maschi, a loro sono negati i libri di cucina, pittura o le fiabe con protagoniste femminili. Le discriminazioni partono dall’infanzia, le peggiori sono inconsce: nei laboratori di lettura le bambine e i bambini non fanno distinzioni». Il cartello è diventato virale su Facebook. E Filomena, già nota tra i librai per aver ricevuto il Premio Denti, riceve messaggi dai colleghi di tutta Italia. «Il tema è condiviso e ci preoccupa, stiamo ragionando su una rete di iniziative». Alla Controvento, da qualche settimana lo scafale «scienze» è sottosopra. «Arrivano le famiglie, anche dai paesi intorno, sfogliano, discutono, condividono». E una pila di libri si è affastellata sul banco: sono i libri di scienze che altri clienti acquistano e lasciano perché vengano regalati a bambine. «Sono i “libri sospesi”, come il caffè».