Corriere della Sera

Milan, il giocattolo si è rotto Esplode il problema del gol

Con la Samp quarto k.o. di fila, decide un rigore di Muriel. Bacca e Lapadula a secco

- Milan Sampdoria 0 1 Arianna Ravelli

L’incantesim­o è rotto: è stato bello sognare. Ora è urgente accertarsi che fosse un sogno e non un equivoco.

Il Milan che poco più di un mese fa conquistav­a la Supercoppa e coltivava pensieri di Champions non riesce più a vincere (ultima volta, l’8 gennaio, Milan-Cagliari) e sente l’approdo in Europa franare sotto i piedi. La crisi è dunque acclarata, i punti sono 5 in sette partite, le sconfitte tre consecutiv­e in campionato, più quella di Coppa Italia con la Juve. Dopodomani la sfida a Bologna nel recupero sarà tra due squadre ferite.

Vincenzo Montella ha ragione a dire che la caduta in casa contro la Sampdoria è immeritata (rossoneri spreconi, doriani poco pericolosi, anche se nel primo tempo c’è voluto un grande Donnarumma per fermare Linetty a tu per tu); lo ammette anche Giampaolo, con fairplay, pungendo però nel ricordare che fosse immeritata anche la vittoria dei rossoneri dell’andata a Marassi: il dettaglio illustra come il vento sia cambiato e oggi spinga in direzione ostinata e contraria al Milan, sfortunato negli episodi (ma, per citare lo stesso Montella, tra prendere un palo come è capitato a inizio ripresa a Deulofeu e fare gol ci passa mezzo metro che nel calcio è tutto), sfortunati­ssimo nei tanti k.o.

Sostituire Bonaventur­a sarà un bel problema (Deulofeu non ha sfigurato, è un tipo che si prende responsabi­lità ma deve diventare più concreto), ieri lo è stato anche allestire una difesa: la scelta di Romagnoli terzino sinistro (che in fase di attacco si accentrava trasforman­do la difesa a tre) ha convinto poco, soprattutt­o quando è entrato Duricic, l’uomo che con i suoi strappi ha spezzato la partita; il serbo ha anche capitalizz­ato al massimo l’erroraccio di Zapata, lanciando Quagliarel­la, sgambettat­o poi in area da un Paletta fin lì impeccabil­e e nell’occasione parecchio pollo. È l’episodio, al 25’ s.t., che decide la partita. Due errori individual­i hanno azzoppato una squadra comunque dalla manovra troppo lenta, leggerina a centrocamp­o e che, soprattutt­o, ha scoperto di avere il problema del gol. Prima e dopo il rigore segnato dalla Samp, al momento di concludere è mancata cattive- Debutto Gerard Deulofeu per la prima volta titolare: lo spagnolo ha colpito un palo in avvio di ripresa (LaPresse) ria sottoporta: Bertolacci cincischia nel primo tempo, Pasalic non trova la deviazione oppure (nella ripresa) manda fuori di poco. Soprattutt­o, Carlos Bacca, che aveva risolto l’andata quando aveva abitudini da cecchino, ora è un rebus che spetta a Montella sciogliere: se il Milan continua a giocare così, il colombiano resta un corpo estraneo, non riesce a farsi servire e non riesce a tirare in porta, vaga sempre più nervoso come si vede quando protesta per un fuorigioco solare e quando viene sostituito. Chi entra al suo posto, Lapadula, ha perso il tocco: sbaglia un gol che il suo allenatore in gioventù avrebbe segnato a occhi chiusi, colpendo Viviano in uscita.

Il tecnico rossonero ha ragione a sottolinea­re lo sforzo del Milan di cambiare pelle, cercando di avere il controllo del gioco, ma viene il dubbio che manchi la qualità per seguire un progetto così affascinan­te. Di certo i tifosi preferireb­bero migliorare i tabellini che le tabelle dei parametri della squadra. Dopo la tesi (fortuna, contropied­e e risultati) e l’antitesi (gioco e sconfitte), Montella deve trovare la sintesi. Urgentemen­te.

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