«Trump può aiutare la Ue»
«Trump mette in discussione la Nato, volta le spalle al libero commercio. Se questo accadesse, le conseguenze per l’Europa sarebbero pesantissime». Ma «l’Europa può finalmente diventare adulta»: così in un’intervista al Corriere l’ex ministro tedesco Joschka Fischer.
Respingendo il ricorso del governo federale contro la sentenza di Seattle che ha bloccato il decreto presidenziale di messa al bando (temporanea) dell’immigrazione da sette Paesi musulmani, la Corte d’Appello di San Francisco infligge una sconfitta pesante al presidente che, calpestando il principio fondamentale della separazione dei poteri, aveva sbeffeggiato la magistratura («un cosiddetto giudice», «sentenza ridicola») arrivando addirittura alle minacce («se subiremo attacchi terroristici la colpa sarà vostra»).
Eccessi e invasioni di campo di Donald Trump sembrano provocare una sorta di reazione immunitaria a tutela del sistema di «check and balances»: l’equilibrio dei poteri sui cui si fonda la democrazia Usa. Lo si vede dalla decisione dei magistrati, alcuni dei quali repubblicani, ma anche dalla crescente irritazione dei parlamentari della destra e del giudice conservatore Gorsuch, appena nominato da Trump alla Il tweet Trump reagisce al no scrivendo tutto in maiuscolo: «Ci vediamo in tribunale» Corte Suprema, che considera avvilenti gli attacchi del presidente alla magistratura. Ma i commenti trionfali del fronte anti-Trump vanno ridimensionati: chiamati a pronunciarsi su un provvedimento scritto in modo improvvisato e dilettantesco e difeso in tribunale da avvocati del governo che hanno commesso errori madornali, i giudici hanno finito per concentrarsi più sulla denuncia di queste carenze e sull’esigenza di difendere le loro prerogative costituzionali davanti al «non vi immischiate» del presidente, che sulla questione-chiave della vastità e legittimità dei poteri della Casa Bianca. Che norme statutarie attribuiscono al presidente in misura molto ampia. Certo, le discriminazioni violano la Costituzione, ma possono essere dedotte dai tweet del presidente o dal «sentito dire» di Rudy Giuliani? E il «muslim ban» è stato bocciato non perché infondato (gli attentati finora sono arrivati da cittadini di altre nazioni), ma perché gli avvocati della Casa Bianca non l’hanno spiegato. Insomma, i giuristi pensano che se Trump varasse un provvedimento meglio motivato non avrebbe più veti. È quello che sembra intenzionato a fare la prossima settimana, anche se continuerà a portare avanti in parallelo la battaglia alla Corte Suprema.