Corriere della Sera

IL POTERE DELLA MENTE

- Rosario Sorrentino.

Canti, immagini, grida di battaglia, bandiere al vento, parole ad effetto. La propaganda per il reclutamen­to, per il proselitis­mo dei terroristi funziona. E poi la svolta finale, la radicalizz­azione, quella violenta.

Una voce che parte da dentro, irresistib­ile, un richiamo definitivo e potente spesso senza ritorno, che cambia e stravolge il cervello azzerando la sua componente più razionale e ogni codice di umanità, per riportarlo, spingerlo ad un assetto più primitivo. C’è qualcosa di ipnotico, seducente nel percorso di radicalizz­azione, rapido o progressiv­o che sia, che si diffonde e avanza, che ancora oggi ci sorprende e ci sfugge. Stiamo assistendo, sbigottiti, a un cambiament­o antropolog­ico sconvolgen­te di intere generazion­i, giovani e giovanissi­mi, che rinunciano a vivere perché folgorate, sedotte da un messaggio, una esortazion­e semplice, esplicita: uccidere, uccidere il più possibile e poi essere pronti a morire, fino al punto da desiderarl­o davvero. L’asimmetria, tra noi e loro, è sin troppo evidente, la stessa che passa tra la vita e la morte, tra l’esserci e il non esserci più. La radicalizz­azione è di fatto un itinerario esistenzia­le che procede a tappe, un flusso di pensiero che prevede anche una conversion­e alla

Da approfondi­re La radicalizz­azione è di fatto un itinerario esistenzia­le che procede a tappe

morte, grazie allo smantellam­ento graduale di uno dei più potenti istinti ancestrali che possediamo, quello che ci vuole aggrappati alla vita. Studiare a fondo il loro cervello, più da vicino, rischiando addirittur­a il contagio, potrebbe essere l’anticorpo, la risorsa migliore se vogliamo arrivare a capire come pensano e soprattutt­o anticiparl­i prima che agiscano.

Altrimenti rischiamo di scivolare nel facile riduzionis­mo, nel credere di battere il terrorismo solo con l’intelligen­ce, con le forze dell’ordine e l’esercito schierati nei luoghi sensibili. Non basta, perché il fenomeno che stiamo vivendo è molto più complesso e profondo e si gioca soprattutt­o su un piano mentale.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy