Corriere della Sera

DIVORARE (ANCHE) LIBRI ROSA IL SEGRETO DI UN’AMICA FELICE

- Di Antonella Baccaro

La magia di Sanremo si ripete tutti gli anni. Tolti gli sponsor invadenti, gli ospiti imbarazzan­ti, i discorsett­i sulla «pace nel mondo», resta l’emozione che si sprigiona su quel palco. Quella di chi lo presenta, di chi interviene, e ovviamente di chi canta. E si canta l’amore a Sanremo, meglio che altrove, perché qui la quota-snobismo rispetto al tema dei sentimenti é circoscrit­ta a pochi mostri sacri, come Elio e le Storie tese che inneggiava­no alla terra dei cachi o Jovanotti, innamorato della sua motociclet­ta. L’occhio di bue che ha stretto Tiziano Ferro in una morsa ci ha indotto a parteggiar­e per lui e a sperare che quella magnifica voce non arretrasse di fronte a «Mi sono innamorato di te». Emozione allo stato puro. In questo palpitare collettivo che ora trova nei social un modo per essere più comune, rinveniamo tutta la nostra esigenza di vibrare, di distinguer­e nel rumore di fondo della vita quotidiana il battito del nostro cuore. È un esercizio che dovremmo tentare più spesso e che non può esaurirsi nella ricerca di surrogati. Quelli che la canzone «Occidental­iskarma» di Francesco Gabbani prende in giro: le fughe in oriente (purché in prima classe), l’odore d’incenso, le albe a celebrare il sole, la ricerca dello sciamano che ci insegni a fare quello che naturalmen­te dovremmo essere in grado di fare, amare. Certo è più facile aspettare San Valentino e offrire pacchetti all inclusive, cena-fiori-musica romantica, che impegnarsi tutti i giorni a allenare il cuore. Meglio il fitness che la rivoluzion­aria semplicità di un inaspettat­o gesto di affetto. Di una mia cara amica single, che in

Non bisogna dimenticar­e che la magia dei sentimenti va coltivata

età molto matura è sempre innamorata, sentendosi riamata, mi ha colpito la quantità di libri rosa che divora. Conoscendo­la, ho escluso che le piacciano davvero, e ne ho dedotto che il suo segreto sta nel credere nella magia dei sentimenti, nel tentare tutti i giorni di riprodurre le storie che legge, creando situazioni, impegnando­si a renderle intense, donandosi con generosità e facendo tesoro di qualsiasi cosa le torni indietro. Fossero anche solo «21 grammi di felicità».

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