Inter, sconto solo per Perisic Icardi resta fuori due giornate Pioli: «Ora dobbiamo volare»
Uno sconto di un quarto della pena per l’Inter, né più né meno di quanto atteso. La Prima sezione della Corte Sportiva d’Appello della Figc ha ridotto da due a una le giornate di squalifica per Ivan Perisic (il secondo turno è stato commutato in 10 mila euro di multa) e ha mantenuto a due quelle di Mauro Icardi, pure lui multato di 10 mila euro. Il croato salterà solo la gara di domani contro l’Empoli, mentre il capitano sarà assente anche nella trasferta di Bologna.
Si chiude così la settimana incandescente del dopo Juventus-Inter, con i nerazzurri che pagano le intemperanze e le accuse all’arbitro Rizzoli e all’addizionale Orsato. «Sei scarso», aveva detto Perisic, doppio «vaffa» e pallone scagliato in direzione dell’arbitro per Icardi, riconosciuto colpevole anche in appello.
Sotto gli occhi del musicista Manuel Agnelli, invitato ad Appiano Gentile, il tecnico dell’Inter Stefano Pioli chiude il caso e guarda avanti. «Quello che dovevo dire l’ho detto a Puniti Mauro Icardi, 23 anni, e Ivan Perisic, 28 anni. Al croato la squalifica è stata ridotta a una giornata, mentre il capitano starà fermo due turni (Ansa)
fine partita. Dimentichiamo la sconfitta, teniamoci la prestazione. Quel che è accaduto può compattarci, l’Inter tornerà presto a vincere».
Le assenze costringeranno il tecnico a rilanciare Eder e Palacio, ma è sulla volata per la qualificazione in Champions che Pioli proietta le sue attenzioni. «Abbiamo chiuso l’andata a 33 punti, ora dobbiamo correre tantissimo. Se basteranno 80 punti? Le altre davanti vanno veloci, è difficile che perdano terreno, anche se gli impegni di coppa incideranno: i punti li dobbiamo rosicchiare negli scontri diretti».
Se c’è un neo della gestione Pioli, che ha infilato in campionato 7 vittorie di fila, sono proprio gli scontri diretti, persi contro Napoli e Juve. «Può non essere una coincidenza, a Napoli non eravamo ancora la squadra di oggi, con la Juve abbiamo dimostrato che il livello si è alzato, ma dobbiamo ancora colmare un piccolo gap con chi ci sta davanti».