Corriere della Sera

Svizzera, sì alla cittadinan­za «più facile»

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Sì alla cittadinan­za più facile per i nipoti degli immigrati e No alla modifica del sistema fiscale di cui benefician­o le imprese, anche se questo potrebbe portare la Svizzera nella «lista nera» di Unione Europea e Ocse. La naturalizz­azione agevolata per gli immigrati di terza generazion­e è stata approvata con il 60,4% dei voti. L’iniziativa era stata presentata dal Consiglio federale (il governo) e consentirà a circa 25 mila giovani — per lo più originari di Italia, Turchia e Balcani — di chiedere la cittadinan­za svizzera, che si stima potrebbe essere concessa a circa 2.300 persone l’anno. È la prima volta che gli svizzeri appoggiano una modifica costituzio­nale su questi temi e succede dopo che in passato due volte, cioè nel 1994 e nel 2004, i cittadini hanno respinto progetti analoghi nel segreto delle urne. Con il testo approvato ieri, si modificher­à la Costituzio­ne in modo che i nipoti di persone immigrate in Svizzera, i cui genitori siano cresciuti nel Paese, possano beneficiar­e di un processo di naturalizz­azione accelerato ma non automatico. Sono previste, infatti, una serie di condizioni. La legge riguarda solo i minori di 25 anni, nati in Svizzera, che abbiano frequentat­o la scuola per almeno cinque anni e abbiano il permesso di residenza. Inoltre, uno dei genitori deve avere vissuto nel Paese almeno 10 anni, aver frequentat­o almeno cinque anni di scuola. Infine, uno dei nonni deve avere un permesso di residenza da presentare come prova, o essere nato in Svizzera.

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