Tullio De Mauro e l’educazione linguistica
A un mese esatto dalla morte di Tullio De Mauro, sul Corriere della Sera del 7 febbraio («Le ragioni della disfatta della lingua italiana») Ernesto Galli della Loggia lo attacca con inusitata violenza, accusandolo di essere stato negli anni Settanta il motore di quella distruzione della scuola italiana di cui oggi siamo all’epilogo, e di averlo fatto giocando la carta del permissivismo, della rinuncia al rigore, della condanna del tema e dell’ortografia, in una prospettiva che oggi si direbbe «populista». A parte la scarsa eleganza della data scelta per l’invettiva, spiace osservare che Galli della Loggia sembra aver letto ben poco di De Mauro, e quel poco in modo molto disattento. Ha fatto male,