Corriere della Sera

Ascolti record, la difficile eredità Conti Cade l’ipotesi Bonolis: resta a Mediaset

La serata finale sfiora il 60% di share. Carlo dona 100.000 euro ai terremotat­i

- Renato Franco

Scenografi­a Le scimmie di «Occidental­i’s Karma» Civile. Visto che si è parlato tanto di numeri voglio dirlo, spiegando che altrettant­o pago di tasse. La vita è stata generosa con me, è un gesto doveroso proprio perché so che cosa significa non riuscire ad arrivare a fine mese o non riuscire a comprare un paio di jeans».

Tempo di analisi. La classifica finale è stata corta: Gabbani ha vinto con il 36% dei voti, Mannoia si è fermata al 33%, Ermal Meta al 31%. Ma nel meccanismo combinato (televoto più giuria demoscopic­a più giuria di esperti) è stato il voto dai cellulari a portarlo alla vittoria: al televoto Gabbani ha ottenuto il 44%.

Tempo di bilanci. Maria De Filippi fa il suo: «Io ho portato al Festival me stessa, mi sono messa al servizio dell’unico vero evento che c’è in television­e. Mi sono messa alla prova su una cosa lontana da me, che mai mi sarei immaginata così: è un frullatore, finisce che non capisci nemmeno come ti chiami». La conduttric­e ringrazia il superconsu­lente Rai Giancarlo Leone, «una persona determinan­te per farmi accettare la proposta di venire a Sanremo». E commenta le canzoni: «Mi sono piaciuti moltissimo Fiorella Mannoia ed Ermal Meta, ho ballato Francesco Gabbani. E anche il brano di Michele Bravi mi ha colpito».

Tempo di Auditel. Nella serata finale superati i 12 milioni di spettatori, lo share (58,4%) è stato il più alto degli ultimi 15 anni. Il picco durante l’esibizione di Crozza-Razzi (15 milioni 183 mila), la vetta di share ovviamente alla proclamazi­one del vincitore (79,5%).

Tempo di compliment­i. Il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto pesca l’aggettivo più luccicante: «È stato un successo memorabile. Un’edizione che è anche esplosa sul web e su Rai Play e conferma che Rai è una Media Company di Servizio Pubblico capace di evolvere nel rispetto della classicità italiana, di cui Sanremo è un simbolo».

Tempo di conclusion­i. È stato il Festival delle larghe intese e dei larghi ascolti grazie alla sintonia cresciuta puntata dopo puntata tra Conti e De Filippi. Lei si è inserita nella trama creata da lui senza sgomitare, lui ha fatto una scelta solo all’apparenza scontata. Tra i meriti del conduttore infatti quello più grande e forse meno riconosciu­to è stato psicologic­o: non ha avuto paura di dividere il palco con una fuoriclass­e della tv che avrebbe potuto metterlo in ombra. Ormai è più di una sintonia. «Io sono figlio unico e finalmente ho trovato una sorella». «Grazie, anche per me sei un fratello, ti voglio bene».

Dopo cinque giorni e oltre 22 ore di diretta il rapporto tra Carlo & Maria non si limita più alla stima profession­ale ma è ormai sconfinato in parentela.

Televoto determinan­te nella classifica, giudizi equamente divisi tra i protagonis­ti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy