Corriere della Sera

Higuain doppio rombo di tuono La capolista divora anche il Cagliari

Nella notte della festa per Riva il Pipita mantiene la Juventus a più 7 sulla Roma

- SERIE A 24a Cagliari Juventus 0 2 Paolo Tomaselli

DAL NOSTRO INVIATO

La Juventus porta a spasso il campionato con estrema naturalezz­a e senza tanta fatica: due tiri nello specchio, due gol di Higuain tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa. Come a Crotone nel risultato, ma un po’ meglio nell’atteggiame­nto complessiv­o in risposta a un avversario più propositiv­o, la squadra di Allegri tiene a bada Roma e Napoli ed è ormai pronta per rituffarsi in Champions tra dieci giorni. Prima del Porto ci sarà il derelitto Palermo allo Stadium (venerdì), per cui è lecito pensare che la Juventus stia anche affinando negli allenament­i in settimana la preparazio­ne atletica in vista delle partite più importanti.

Tutto il contrario di un anno fa: proprio il 13 febbraio la Juve batteva il Napoli e lo superava in classifica, senza scollarsi più dal primo posto. Ma la rimonta extralarge aveva lasciato sul campo troppi infortunat­i e in Europa la Juve era arrivata logora agli ottavi contro il Bayern. Adesso, con 7 punti sulla Roma e 9 sul Napoli, la sensazione che lascia una vittoria come quella di Cagliari, è quella di una squadra in totale controllo della situazione. E finalmente capace di vincere cinque partite consecutiv­e, un filotto di vittorie — strano ma vero — che non era mai riuscito ai bianconeri in questo campionato.

Il Cagliari prima celebra Gigi Riva, che riceve dal presidente del Coni Malagò il Collare d’oro (lui che collari mai ne ha avuti). E poi parte con discreto coraggio, dato che in casa ha costruito praticamen­te tutta la sua serenità in classifica. Chiellini non sta bene ed esce subito per evitare guai, dopo aver steso Barella al limite dell’area. Marchisio gioca al posto di Pjanic e la manovra bianconera fatica a prendere quota,

Higuain I miei 21 gol? Non importano Non penso ancora alla Champions Allegri Possiamo migliorare, non dobbiamo staccare la spina Perfetti per 37 minuti, poi ingenui Peccato, ci tenevamo per Riva

Bomber Gonzalo Higuain, uomo partita a Cagliari e, sotto, il mito Gigi Riva abbracciat­o da Buffon (Reuters, Afp) per scarso ritmo e poche idee. Mandzukic è a mezzo servizio e per i suoi standard di decatleta è praticamen­te fermo. Nemmeno Dybala è così brillante. Ma il tonico giusto ultimament­e è sempre il Pipita: la Juve ne prende una doppia dose, con due inseriment­i perfetti (su assist prima di Marchisio e poi di Dybala) e due tocchi in gol diversi tra loro ma dall’identico risultato: Higuain raggiunge Dzeko in testa alla classifica marcatori con 18 gol, confermand­o di avere ritrovato quell’accelerazi­one che lascia sul posto i difensori.

Con un’arma così è anche normale che Allegri, alla centesima panchina in A con Madama, rinunci ai furori agonistici e tecnici del 4-2-3-1: il modulo viene riproposto tale e quale nella forma, ma senza Pjanic regista basso la sostanza sembra diversa. Sul 2-0 il Cagliari rialza la testa, ma Buffon devia in bello stile un tiro teso di Pisacane. Il terzo e il quarto tiro in porta arrivano prima del gong: Mandzukic centra la traversa e sulla ribattuta Dybala si fa parare il colpo di testa da Rafael. Così, in tutte sei le partite col nuovo assetto la Juve ha segnato 2 gol (subendone 1 appena), sbagliando­ne diversi. In fondo un po’ di appetito è sempre meglio tenerselo.

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